lunedì 9 gennaio 2012

Messaggio della Mamma Celeste del 2 di gennaio 2011

«Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come.
Apritevi al Padre.
Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi.
Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete sarete felici.
La vostra ricerca si concluderà.
Amerete e non avrete timore.
La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio.
Vi ringrazio.
Vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto. Non dovete giudicare, perché tutti saranno giudicati 

Piccolo commento al messaggio della Regina della Pace
Cari amici, fratelli e sorelle del blog, ma prima ancora in Cristo Gesù, non commento il msg di Maria perchè ha bisogno di chiarimenti, no, affatto, essendo Madre del Verbo, nulla si spreca, nè si aggiunge a cio' che con una semplicità estrema e diretta la Madonna riesce a dire alle anime, penetrandole nel profondo. No, il mio commentare serve solo per incidere bene nella mente e nel cuore i desideri di una Madre che non si arrende, proprio come il Creatore a vedere i figli del suo amore, nella disperazione e nella morte dell'anima che già qui sulla terra è anticipo e alito di inferno. Sappiamo ormai bene che il messaggio del 2 di ogni mese dato a Miriana è particolarmente rivolto agli atei, ai senza Dio, a tutti coloro che vivono nel peccato perchè deliberatamente snobbano o rifiutano la grazia. Nessuno pero' deve sentirsi escluso dal msg. Anche chi vive nella grazia, perchè Dio vede e conosce ogni singolo cuore e nel Suo sguardo trapassa le anime conoscendone anche i lati più oscuri, i mali più radicati. Ora leggiamo bene. Maria vede esattamente come il Padre tutto questo stato di vita delle anime, conosce le ferite che il peccato ha lasciato in ognuno di noi e lascia ogni volta, vede che, gli uomini ostinandosi a non convertirsi e avendo solo piaghe e lividure interiori, ma sarebbe meglio chiamarle crapule o putredini di connubi col maligno che si concretano nei peccati, vanno raminghi senza pace nè soddisfazione che li appaghi e li renda felici.
Sono proprio come anime dannate, sempre inquiete, alla ricerca di qualcosa che non troveranno mai, perchè già in partenza non l'accettano, e che è la felicità di sapersi e vedersi come figli di Dio, del Padre, del Suo Tenero Amore.
I figli che Maria vede sono dunque erranti, si sentono soli e infelici, e soffrono non sapendo come fare per trovare la loro gioia. Percio' dice: tornate al Padre, sì tornate, perchè da Egli ciascuno viene, come atto del Suo Amore, che dice: ti do' la vita, anima del figlio Mio, voglio che tu esisti, voglio amarti e renderti felice come Me, perchè sei parte di Me.
Fin quando ogni uomo non accetta questa verità, sarà infelice. Da solo si mentirà, da solo si costruirà la sua stessa infelicità, cercando la felicità in tutti i luoghi, in tutto e tutti, tranne che nel solo da cui puo' riceverla e che è il Padre.
Nel momento in cui invece accetterà questa realtà, la ricerca angosciata e infruttuosa dell'anima, quell'inutile lavorio logorante e fuorviante che altro non fa se non accumulare altro peccato e infelicità, si fermerà. L'anima avrà trovato cio' che cercava e di cui aveva bisogno, che è l'Amore, Dio, e smetterà di affannarsi, troverà pace e ristoro. Allora le anime inizieranno ad amare il Padre e si avvicineranno a Gesù come il medico e la medicina che le fascerà, le medicherà, le curerà e renderà forti, ripulendole dalle maledette piaghe in cui il peccato le aveva tenute come schiave, da ammalate e morte nello spirito.
E capendo la propria verità non avranno più paura di amare perchè sapranno che il Padre è con loro, per loro, sopra di loro e niente puo' loro recar alcun male. Non si avrà più paura di amare, così come Gesù.
Infine la Madonna termina dicendo: non giudicate i ministri e i pastori della Chiesa, perchè Gesù li ha voluti. E sono uomini come tutti, soggetti al demonio e al male, bisognosi anch'essi della grazia e della perseveranza nell'amare il Signore e nel servirlo con fede. Non è giudicando loro che sarete giustificati nel vostro stato di peccatori, perchè la Madre vi ha parlato, e con essa Iddio vi ha richiamati perchè vi convertiate e viviate. Pregare è cio' che muta i cuori di chi sbaglia.
Ma nemmeno chi crede in Medjugorie e i veggenti vanno giudicati sempre come in malafede o altro, perchè se voi non conoscete Dio e non accettate Suo figlio, come potete conoscere i modi in cui Dio vuole raggiungervi e parlare ai vostri cuori chiusi e ottusi? Chi siete voi e noi per giudicare? Tutti, uomini malvagi, santi, laici o consacrati saranno giudicati. E così come avremo giudicato gli altri, specie senza motivo e in cattiva fede, per malignità o antipatia, così anche noi saremo giudicati. Tutti saremo giudicati a nostro tempo proprio sull'amore a Dio e al prossimo che ci è fratello, perchè siamo tutti figli nell'UNICO PADRE,  saremo pesati e giudicati sull'accoglienza alla Salvezza che è venuta a visitarci.

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