sabato 17 marzo 2012

Il Santo Rosario alla Mamma nel gg in cui la Chiesa, la nostra famiglia, prega per le Sue intenzioni

Madre ti offriamo di cuore questo rosario perchè la nostra preghiera di figli poveri e bisognosi di conversione e di perdono, salga purificata dal Tuo Cuore al Cuore della Santissima Trinità. Tu Maria, tenera e Immacolata Madre nostra, che noi facciamo soffrire col peccato sottoponendoti di nuovo alla vista del Tuo Figlio umiliato, tradito e crocifisso, Tu che Sposa Eterna e Fedele del Padre Celeste, Figlia del Suo compiacimento e diletto, ti preghiamo, ottienici in dono lo Spirito di cui sei Colma, lo Spirito Santo, l'Amore di Dio.
Oggi per te questo Rosario, per le tue intenzioni, che hanno a cuore ogni anima, ogni bene e la distruzione dell'idolatria e dell'ateismo nel mondo per l'avvento del Regno di Cristo in ogni cuore.
Grazie Mamma, ti benediciamo e ti ringraziamo, lodando quel Tuo Fiat che è da sempre, l'annuncio della nostra Salvezza e percio' tutto e tutti contiene, riveste, impetra e benefica.
amen! 
I MISTERI GAUDIOSI
Si inizi il rosario alla Mamma con la Recita del Credo, dell'Atto di dolore, con l'invocazione spontanea allo Spirito Santo perchè ci guidi nell'orazione e preghi in noi e per noi convenientemente, poi un Pater, 3 Ave e il Gloria e la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria...Per chi non ne conoscesse nessuna preghiera, ecco una consacrazione cara alla Madonna perchè da Lei insegnata a Jelena Vasilii.
CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il tuo amore verso di noi.
La fiamma del tuo cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini.
Noi ti amiamo tanto.
Imprimi nei nostri cuori il vero amore così da avere un continuo desiderio di te.
O Maria, umile e mite di cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato.
Tu sai che tutti gli uomini peccano.
Donaci, per mezzo del tuo Cuore Immacolato la salute spirituale.
Fa´ che sempre possiamo guardare alla bontà del tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo Cuore.
AMEN.
Nel primo mistero gaudioso o della gioia contempliamo Maria Ss che salutata dall'Angelo Gabriele, riceve da Dio la proposta di salvezza per l'umanità.
Madre, che cosa hai provato nel Tuo Cuore Immacolato e profumato di Amor di Dio e di umiltà, quando l'oggetto del Tuo Amore che possedeva interamente il Tuo Cuore, venne a bussare alla tua porta e nell'Angelo Gabriele ti disse: Ti saluto piena di Grazia! Non temere Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio, ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e chiamato figlio dell'Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono di Davide Suo padre, e regnerà per sempre nella casa di Giacobbe e il Suo Regno non avrà fine.!
O Madre quale stupore misto a gioia intensa! La gioia di vedere finalmente realizzarsi la venuta del Messia, da Te tanto bramata, per l'amore che volevi che tutte le creature provassero per il Signore, perchè ogni uomo potesse finalmente vedere finiti i gg della sua schiavitù dal male e lontananza da Dio,  perchè le promesse di Dio ai padri di Israele trovassero finalmente compimento! E stupore, perchè la tua anima così umile, si vedeva oggetto della predilezione del Creatore, che per amore viene alla sua creatura e le chiede un sì  libero da ogni costrizione. Il Padre ti ha chiesto: Maria, vuoi essere madre e ancella del Messia, del Salvatore del mondo? Vuoi con me realizzare il progetto che redime e salva ogni uomo creato fin dall'inizio? Vuoi liberamente donarmi il Tuo Cuore, perchè io ne faccia casa per il Figlio mio che vuole portarMi a ogni mia creatura? E tu Madre, rassicurata dall'angelo che non avresti perduto la tua offerta di verginità al Signore, cui ti eri consacrata, con l'essere di un altro uomo, dicesti nello stupore e nell'attesa di tutto il creato: Si faccia di me, secondo la Tua Parola!
Madre! Noi ti ringraziamo....il Tuo Sia Fatta la Tua volontà attraverso di me, ti ha fatta la serva e la regina dell'amore, ti ha fatto scala attraverso cui per ogni uomo si giunge a Dio, ti ha reso terra di redenzione per tutti i peccatori! O Maria, terra santa e benedetta in cui Dio volle farsi da Creatore a creatura! Solo in te, stella profumata di umiltà profonda, Giglio di purezza, Cuore consacrato alla Santità, Vergine eterna ed eterna lampada ardente di fede, solo in Te, eccelsa creatura, Dio potè trovare un seno degno di sè. Grazie Mamma.....ti preghiamo, insegnaci a dire il nostro fiat quotidiano a Dio, rendici figli tuoi con l'esempio della nostra vita e non permettere per il merito infinito del Tuo Sì, che ci allontaniamo da Cristo per le volgarità e le ricchezze putride del mondo!

Nel secondo mistero gaudioso contempliamo Maria Ss che dopo l'annunciazione va solerte verso la Montagna, in Giudea, a trovare e visitare Elisabetta, madre del precursore del Cristo...
Maria, quale gioia provasti all'annuncio dell'avvento della buona novella, che in Gesù sarebbe stata portata a tutti gli uomini? La pienezza della gioia, l'intensità di questo amore che vuole solo donarsi ed essere condiviso, ti porta sollecita verso Elisabetta, che l'angelo ti aveva detto esser stata resa fertile dalla Grazia di Dio che aveva concesso a lei e il sacerdote Zaccaria, di avere figli in tarda età, quando normalmente le coppie si arrendono ai tempi della natura. Per Dio niente è impossibile aveva detto l'angelo e tu che comprendi la gioia di una grazia ricevuta, vuoi condividere con tua cugina questo mare di grazie che Dio vi ha concesso per gioire e lodare la bontà del Signore....Nel vostro incontro Tu, che in Te avevi il Figlio di Dio, ed Elisabetta che in sè aveva il Battista, deste origine alla prima adorazione di creatura e alla prima preghiera veramente santa di lode a Dio! Elisabetta e il suo figlio nel seno pieni di spirito santo, adorarono in Maria il Signore che viene a far loro visita e al contempo omaggiano la Madre di Dio con queste parole: E beata è colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore....
Tu che in seno avevi Gesù, ti facesti portatrice della Grazia santificante e prima apostola del Vangelo che portavi ai tuoi parenti e che santificasti con la vostra visita. In te visitatrice di Elisabetta, la misericordia di Dio si muove verso le creature per donar loro la gioia del Dio che viene....E in questa esplosione di felicità che Cristo portava con sè e donava per mezzo Tuo, le tue labbra così pure composero lode che mai nessuno potè tessere con altrettanto fuoco d'amore: il Magnificat!
Madre, noi ti amiamo tanto, perchè tu tanto ci amasti da affrettarti a dirci: figli, ho in me la Salvezza, ve la dono, ve la porto e ve la offro...vogliate aprirmi le porte di casa vostra, perchè Gesù è venuto a bussare per mezzo del mio cuore immacolato e tanto vi ama e vi desidera che non potevo che servire questo Suo desiderio di essere accolto e conosciuto per darvi la gioia del Suo Amore. Lo feci con Elisabetta ma lo faccio ogni gg con tutti voi, quando vi chiamo alla preghiera e all'unione del cuore con mio Figlio nell'Eucaristia...apriteci figli...perchè laddove io sono, là è mio Figlio che viene a voi....dove la Madre arriva, là la Grazia di Dio vi ha fatto visita...

Nel terzo mistero gaudioso contempliamo Gesù che nasce a Betlemme, in povertà, tra l'amore dei santi genitori e dei pastori.
Maria Ss, Giuseppe giustissimo,  quale fu la gioia che provaste nel vedere il Dio fatto uomo, sotto le sembianze di un bambino, di tutto spoglio e privo, rifiutato e emarginato, l'Amore creante di tutto padrone e che tutto ha posto in essere, è ora piangente in un bimbo che ha freddo, che ha fame, che necessita dell'amore della creatura per la sua stessa sopravvivenza. Il Dio che vi ha creato e che creo' noi, si mise nelle vostre e nostre mani per essere amato.
Quale onore, quale pianto di gioia fu il vostro, che comprendeste le alte vette dell'amor divino, pronto ad annichilirsi in un corpo di bambino mortale? Lacrime di gioia, miste a lacrime di adorazione, di commozione, di gratitudine per questo Dio che ama a tal punto che a mente umana par solo follia e insensata cosa! Ma il vostro amore al Signore, il vostro essere servi di cuore dell'Emmanuele, hanno riparato con l'umiltà e la profonda adorazione, con le vostre cure genitoriali che di più solerti e tenere non ci furono mai al mondo, al rifiuto di Dio che viene in quella notte di gelo a chiedere carità e ospitalità, ma il mondo non aprì a Gesù che stava per nascere perchè non conosceva l'amore nè poteva comprenderlo. Il gelo più grande che soffristi o Figlio di Dio fatto bambino non fu tanto il freddo penetrante di quella notte di dicembre, ma fu la tagliente indifferenza e l'egoismo dei tuoi figli di Betlemme, che non vollero ospitare l'amore che veniva a trovarli. I pastori poveri e umili, spogli di quegli attaccamenti vili e degli ingombri dei cuori opulenti e sonnacchiosi dei ricchi, ti vennero invece ad adorare quando tu facesti conoscere loro che eri venuto a farti uomo nascendo in povertà, tra freddo e fame, in una grotta di betlemme dove la terra ebbe la culla regale del Dio uomo. Il cuore del bambino Gesù fu pieno di gioia quando ricevette la visita dei pastori, in quei cuori così generosi e umili, il Figlio di Maria e di Giuseppe trovo' quel calore, quella gioia, quel diletto e quell'amore che nascendo ebbe solo dai due santi genitori.
Gli umili sanno amare l'Umilissimo per eccellenza e sanno riconoscere il loro Re e Pastore proprio in chi è povero, solo ed emarginato dagli uomini.

Nel quarto mistero gaudioso contempliamo la presentazione di Gesù bambino al tempio per l'offerta a Dio da parte dei genitori secondo la legge mosaica.
Santa Madre, Santo Giuseppe, gioiosi andaste a offrire il Vostro Gesù, e con esso il vostro cuore di santi e di giusti al Padre. Il Vostro stesso cuore quel gg fu offerto in Cristo che veniva consacrato al Padre, nel pieno rispetto di quella Volontà Divina che così aveva stabilito per l'alleanza col Suo popolo santo. Gesù fu circonciso, ma non fu l'atto a renderLo offerta gradita al Padre, perchè in esso vi era solo la piena adesione e il rispetto per la Divina Volontà (legge) che in Gesù mai venne abolita, ma totalmente confermata, Gesù infatti era Dio stesso incarnatosi come Parola, disceso dal Cielo e separatosi dalla Santissima Trinità per farsi conoscere nella Verità all'uomo, ormai lontano da ogni senso della legge divina, che da Abramo a Mosè fu data per rendere le creature capaci di amare rispettando la propria origine divina, la propria dignità di figli di Dio.
Gesù fece atto di obbedienza al Padre e anche di umiltà, assoggettandosi alle stesse regole d'amore che Egli aveva donato all'uomo. Maria e Giuseppe furono purificati in quest'atto, non perchè il loro cuore era corrotto o vi albergasse una qualche colpa, ma perchè con la presentazione del figlio al tempio, avevano messo i loro stessi cuori che avevano in Gesù il loro tutto, il loro tesoro, nelle mani del Padre, in una completa adesione alla Divina Volontà. Conformarsi al Divin Volere purifica sempre i cuori, li libera dall'attaccamento alla propria umana volontà, fragile, debole e sempre indotta all'errore perchè lontana da quella Divina.
Quando l'umana volontà si offre per fondersi a quella divina, il figlio è già inserito nel Cuore della Santissima Trinità che con il Suo Volere sovviene alle debolezze e agli errori dell'anima, mettendo se stessa in azione e agendo in lei con l'amore e la potenza che vi è nell'Unione trinitaria e riparando alle mancanze della fragilità umana verso l'Amore, amore per Dio e per il prossimo.

Nel quinto mistero gaudioso contempliamo lo smarrimento di Gesù a Gerusalemme da parte dei santi genitori e il ritrovamento al tempio, dove Gesù è intento a insegnare e istruire i dottori della legge.
Maria che lezione oggi per il Tuo Cuore Immacolato da parte della Sapienza incarnata, del Figlio Tuo! Quella lezione venne data a voi santi genitori perchè giungesse chiaro anche a noi che la prima necessità nella vita è quella di amare e servire Dio, questa è la priorità che su ogni affetto deve trovare precedenza e compimento.
Gesù non si smarrì per vostra negligenza d'amore, ma perchè il Padre permise che questa lezione d'amore venisse impartita a tutte le creature di ogni tempo e luogo. I diritti di Dio vengono prima di ogni altro, perchè è giusto che trionfi la Volontà Divina su ogni volontà. Così dev'essere perchè nel mondo venga il Regno di Dio e il mondo stabilisca nell'Amore la Sua Roccia e il Suo operato. Per questo infatti la creazione e l'uomo furono in essere. Al di fuori di questo scopo, la vita è vana, perchè priva del suo senso autentico e quale cosa lontana dallo scopo per cui viene creata è ancora da ritenersi utile o buona? Forse che anche l'uomo non comprende che una cosa di questo genere è buona solo per essere gettata e sostituita con quella che serve allo scopo? Così è della nostra vita senza o lontana dal Creatore, cioè dal Suo Senso, dalla Sua origine, dal Suo Scopo e dalla Sua meta ultima. E noi senza questo senso della nostra vita, senza capire che Amare Dio è per noi la priorità perchè ci riempie di quella gioia per cui siamo creati, dove andiamo? che stiamo facendo? non stiamo forse perdendo il nostro tempo buttandolo via per vivere da orfani e da bastardi? Bastardi si è quando non si conosce la propria genitorialità, da chi siamo stati creati, ma noi, ben lo sappiamo perchè duemila anni fa il Cristo si è incarnato per rivelarcelo e farcelo riscoprire. Ora Gesù dopo essere stato affannosamente ricercato dai due innocenti genitori, ricerca che è simbolo e testimonianza di un amore che non si stanca di cercare Dio perchè ne vive nutrendosi, viene ritrovato nel tempio di coloro che si ritenevano sapienti e perfetti nel giudizio, come fossero tanti dèi in terra, detentori esclusivi del volere divino, il loro giudizio umano intriso di superbia e umana dottrina li aveva resi ciechi dinanzi alla priorità di conoscere, far conoscere e applicare la legge a beneficio del popolo. A che serviva la dottrina dei farisei, sadducei, e l'opera degli scribi, se quanto essi andavano divulgando e imponendo era privo dello scopo originario per cui Dio diede loro la legge? Quella legge di cui essi si inorgoglivano era diventata legge umana, piena di precetti anticarità, tutti volti al rigore e alla paura di Dio nella trasgressione, e Dio venne inculcato al popolo come un Padre padrone, schiavista, vendicatore e pronto alla punizione. Gesù dodicenne aveva in sè tutta la pienezza della Sapienza del Padre e nessuno di tutta quella coorte di saccenti aveva argomenti capaci di superare quelli divini, perchè tutti volti all'errore e alla limitatezza della creatura che vive con un'errata concezione di Dio e quindi fuori dalla Sua Volontà.
Nessuno pertanto puo' dire di conoscere e amare Dio senza conoscere e vivere la Parola di Gesù.

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