Il
Santo Rosario meditato con il cuore
Cristo in Gloria con Maria e San Giuseppe |
Mercoledì: misteri
della gloria
I misteri della gloria
sono quelli che ci introducono nella Forza, nella Onnipotenza e nella
Vittoria di Dio su ogni aspetto della vita, in particolar modo
esaltano la Natura Stessa di Dio che ci viene disvelata da Cristo,
che Risorto è testimonianza che Dio è Vita indistruttibile,
innegabile ed eterna.
Nel
primo mistero glorioso: Cristo risorge dalla morte.
“Il
primo giorno della settimana, Maria di Magdala si reco' al sepolcro
di mattino, quando era ancora buio e vide che la pietra era stata
tolta dal sepolcro. Corse allora e ando' da Simon Pietro e dall'altro
discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via
il Signore dal sepolcro e non sappiano dove l'hanno posto!”
Pietro
allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce
di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chino', vide i teli
posati là ma non entro'. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo
seguiva, ed entro' nel sepolcro e osservò i teli posati là e il
sudario – che era stato sul suo capo – non posato là coi teli,
ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo
che era giunto per primo al sepolcro e vide e credette. Infatti non
avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere
dai morti. I discepoli se ne tornarono di nuovo a casa.
Gesù
è stata la pietra scartata dal mondo, la luce da cui le tenebre
vollero nascondersi, la parola che non venne accolta, il Re che non
venne servito, l'umilissimo che fu deriso, l'innocente che fu
flagellato, la Vita che fu crocifissa, il Padrone che fu servo per
amore, ma che l'uomo volle rendere schiavo, schiavo delle proprie
fami, dei propri idoli, delle proprie presunzioni.
Ma
la pietra fu base e fondamento del Regno di Dio, la luce non potè
restare nascosta nel buio di un sepolcro, la parola sparse e mise i
suoi semi, il Re fu cercato e desiderato dai piccoli che corsero al
sepolcro per amore, l'umilissimo fu esaltato, l'innocente fu fatto
Principe dei Cieli e Giudice dell'uomo, la Vita fu elevata dalla Sua
Essenza e vinse la morte che l'aveva condannata, il Padrone fu
liberato dalla Sua imperante Volontà, sempre su tutto e tutti
vittoriosa, e quanti erano succubi delle propri fami, idoli e
presunzioni e decisero di credere in Lui, smisero di avere fami,
smisero di idolatrare, smisero di ritenersi giusti e riposero ogni
arroganza e ogni superbia per seguire Colui di cui solo occorre
sfamarsi e saziarsi, che solo va adorato, esaltato e benedetto, e al
Cui cospetto possono stare solo angeli di purezza, di umiltà e di
innocenza.
1
Pater, 10 Ave, 1 Gloria, 1 Gesù mio perdona......1 Eterno riposo
Nel
secondo mistero glorioso: Gesù ascende al Cielo.
Poi
disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quand'ero ancora
con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella
legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente
per capire le Scritture e disse loro: «Così è scritto, che il
Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno,
e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il
perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Voi
siete testimoni di queste cose. Ed ecco io mando su di voi quello che
il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché
siate rivestiti di potenza dall'alto».
Poi
li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in
cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a
Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Gesù
dopo la sua resurrezione in cui manifesta la propria figliolanza
divina al Padre che lo ha rivestito di ogni potere in cielo e sulla
terra, dona ancora gioia ai suoi discepoli e con la Sua presenza e
una nuova consapevolezza li rafforza in quel ministero che loro come
tutti i futuri sacerdoti e i cristiani che avrebbero seguito nel
corso dei secoli sono chiamati a compiere.
Chi
ama e crede in Gesù è sempre vocato a seminare Gesù nel mondo,
perchè è lo stesso amore per l'Amato che brama le anime, a porre
nel cuore del discepolo questo desiderio. Ogni cristiano è insieme
fratello di Gesù, discepolo di Gesù, apostolo e missionario di
Gesù. Amare Gesù è servirLo come Egli faceva quando era nel mondo
e come tutt'oggi fa dal Tabernacolo in attesa di essere offerto dai
suoi consacrati al Padre, per rimettere i peccati nel mondo, per
salvarlo dal male e per rendere al Padre i figli amati e perduti.Come
Gesù tutto si prodigava e si prodiga servendo il Padre affinchè
Egli gioisca ancora nell'uomo creato a Sua Immagine e Somiglianza,
fatto da Sé e per Sé, per amarlo ed esserNe riamato, così noi che
amiamo Gesù non possiamo comportarci diversamente, ma facendoci suoi
servi e fratelli, siamo chiamati alla stessa missione “redentiva”
non come fonte di redenzione, che è Cristo solo, ma come
“cor-redentori”, esattamente come Maria Ss, creatura
perfettissima perchè innestata pienamente con la propria umana
volontà nella Volontà Divina.
Se
ci mettiamo in ascolto di Gesù, Egli ci fa risorgere dal sonno della
morte e mette nelle nostre anime il desiderio di Lui, di Cielo,di
Santità e di Salvezza per tutti.Ed Egli nel mentre che per fare
questo ci ottiene nel Suo Nome lo Spirito Santo santificatore,
quell'amore che ci muove verso Dio e i fratelli, nello stesso tempo
ci benedice davanti al Padre, ossia dice bene di noi, che rimanendo
nel Suo Amore ci facciamo figli nel Figlio e amati dal Padre dello
stesso amore che Egli ha per il Suo Unigenito. E allora finiamo come
i discepoli nell'avvertire un'immensa gioia, gioia di saperci amati,
benedetti, protetti, vigilati, curati, cresciuti e pasciuti
dall'amore, e anche noi innalzeremo a Dio i canti di lode, di grazie
volendo stare davanti a Lui quali siamo: i piccoli figli, le
piccolissime creature del Suo Cuore.
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, 1 Gesù mio perdona......1 Eterno riposo
Nel
terzo mistero glorioso: Dio manda il Suo Spirito su Maria SS e gli
apostoli riuniti in preghiera nel cenacolo (la Pentecoste)
Mentre
stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti
insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un
fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la
casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si
dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati
di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo
in cui lo Spirito dava
loro
il potere di esprimersi.
Abitavano
allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto
il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata,perché
ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e,fuori
di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non
sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella
propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della
Mesopotamia,
della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della
Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia
vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e
Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di
Dio».
In
questo mistero si svela il grande dono che Dio fa alla Sua Chiesa,
dono che è insito nella Stessa presenza di Cristo nei Sacramenti e
che non potrebbe essere dispensato senza lo Spirito Santo per cui la
transustazione (cioè la trasformazione) dell'ostia in Santissimo
Sacramento, Gesù vivo e vero in Corpo, Sangue, Anima e Divinità non
sarebbe possibile.
In
quello Spirito che procede dal Padre e dal Figlio, l'Amore
santificatore, tutto viene a vivere e ad essere nella Divina
Volontà. Percio' ogni dono, ogni lume, ogni carisma, ogni vita
avviene NELLA PRESENZA DELLO SPIRITO SANTO, che come diciamo nel
credo: è il Signore e dà la vita. Occorre invocare lo
Spirito Santo perchè in esso l'Amore di Dio ci avvolge e compenetra,
dandoci le giuste disposizioni d'anima per agire come figli e vivere
nel Suo Volere, cioè nell'Amore. Senza lo Spirito Santo, tutto è
vuoto e tutto è vano. Dove non c'è Spirito Santo c'è spirito
mondano e percio' si diviene in tutto simili a “qualcun altro”.
Invochiamolo spesso, durante la nostra giornata per vivere nello
Spirito di Dio, quando ci alziamo, quando mangiamo, quando lavoriamo,
quando pensiamo, parliamo, preghiamo, quando ci stiamo riposando o
siamo in Chiesa per confessarci, per attendere Gesù che viene!”
Vivere
senza lo Spirito Santo è come essere dei contenitori vuoti, cibi
insipidi, insensate creature. A nulla serviamo, né a noi, né al
prossimo, né a Dio.
Ovunque
lo Spirito vive, tutto diviene santificato dall'Amore e nell'Amore e
tutto viene vivificato e vive, tutto viene creato e ricreato sempre
generando nuovo amore.
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, 1 Gesù mio perdona......1 Eterno riposo
Nel
quarto mistero glorioso: Maria viene assunta in Cielo in anima e
corpo.
« Pertanto,
dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato
la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha
riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del
suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della
morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed
esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù
Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo,
dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che:
l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso
della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e
corpo.
Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica. »
Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica. »
(Munificentissimus
Deus)
La
Madre di Dio sale per fondersi eternamente nell'Amato, in tutto
bramato padrone del Suo Cuore: Maria nella Gloria, tra canti e inni,
tra salmi e cori gioiosi di angeli e santi, fa il Suo ingresso
trionfale alla destra del Figlio, mano nella mano, e la Regina
dell'universo, la Madre dei Redenti, viene come Vergine Purissima,
Diamante brillante di luce divina in tutte le sfaccettature
dell'amore vissuto, dato e offerto in vita, accolta dall'intero
Paradiso, come Celeste Gloria della Santissima Trinità, che in Lei
ha trovato una Casa più grande dello stesso Cielo, luogo del Suo
riposo, del Suo diletto, del Suo conforto e della Sua gioia.
Maria
è la Casa dell'Altissimo, la Dimora dell'Onnipotente, è il Cuore
che racchiude Colui che nulla puo' contenere, è l'Altare su cui
viene offerto l'Agnello di Dio per la salvezza dell'umanità, è la
lampada in cui perennemente viene a bruciare l'olio dell'amore fedele
a Dio per tutte le creature, è la Corona di miliardi e miliardi di
Rose che delizia del Suo Profumo la Santissima Trinità e tutto il
celeste paradiso, è la Luna che con la Sua Essenza assorbe il Sole
divino e ne rimanda la luce soffusa e bella alle creature, che per
mezzo di lei ne godono senza accecarsi, senza bruciarsi.
1
Pater, 10 Ave, 1 Gloria, 1 Gesù mio perdona......1 Eterno riposo
Nel
quinto mistero glorioso: Maria Ss incoronata Regina dell'universo
dalla Ss Trinità
"Nel
cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con
la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici
stelle"
"Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?".
"Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?".
Mediatrice
di grazie (dal 5* gg della novena all'Immacolata)
Nella contemplazione della Vergine Immacolata ci farà da guida la sacra liturgia che non si stanca di chiamarla: bella come la luna, fulgida come il sole.
Anzitutto, guardiamo Maria «bella come la luna». E’ un modo questo per esprimere l'eccelsa bellezza di Lei. Come deve essere bella la Vergine! Quante volte siamo stati colpiti dalla bellezza di un volto angelico, dall'incanto di un sorriso di bambino, dal fascino di uno sguardo puro! E certamente nel volto della propria Madre Iddio ha raccolto tutti gli splendori della sua arte divina...Come splende la luna nel cielo oscuro, così la bellezza di Maria si distingue da tutte le bellezze, che paiono ombre accanto a Lei. Maria è la più bella di tutte le creature...Sul suo volto non si rivela soltanto la bellezza naturale. Nell'anima di Lei Iddio ha riversato la pienezza delle sue ricchezze con un miracolo della sua onnipotenza. Possiamo immaginare che il volto di Gesù, quel volto che gli Angeli adorano, dovesse riprodurre in qualche modo i lineamenti del volto di Maria? Così il volto di ogni figlio rispecchia gli occhi della madre.
Potessimo avere la voce di San Bernardo che non si stancava di lodare, di cantare, di ammirare, di esultare dinanzi al trono della Vergine! Potessimo avere la lingua degli Angeli per poter dire la bellezza, la grandezza della loro Regina! Salvaci, o Maria!
Salvaci, o Maria!
Nella contemplazione della Vergine Immacolata ci farà da guida la sacra liturgia che non si stanca di chiamarla: bella come la luna, fulgida come il sole.
Anzitutto, guardiamo Maria «bella come la luna». E’ un modo questo per esprimere l'eccelsa bellezza di Lei. Come deve essere bella la Vergine! Quante volte siamo stati colpiti dalla bellezza di un volto angelico, dall'incanto di un sorriso di bambino, dal fascino di uno sguardo puro! E certamente nel volto della propria Madre Iddio ha raccolto tutti gli splendori della sua arte divina...Come splende la luna nel cielo oscuro, così la bellezza di Maria si distingue da tutte le bellezze, che paiono ombre accanto a Lei. Maria è la più bella di tutte le creature...Sul suo volto non si rivela soltanto la bellezza naturale. Nell'anima di Lei Iddio ha riversato la pienezza delle sue ricchezze con un miracolo della sua onnipotenza. Possiamo immaginare che il volto di Gesù, quel volto che gli Angeli adorano, dovesse riprodurre in qualche modo i lineamenti del volto di Maria? Così il volto di ogni figlio rispecchia gli occhi della madre.
Potessimo avere la voce di San Bernardo che non si stancava di lodare, di cantare, di ammirare, di esultare dinanzi al trono della Vergine! Potessimo avere la lingua degli Angeli per poter dire la bellezza, la grandezza della loro Regina! Salvaci, o Maria!
Salvaci, o Maria!
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, 1 Gesù mio perdona......1 Eterno riposo
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