Il
Santo Rosario della Mamma meditato col cuore...
dentro
i misteri di Cristo Amore con Maria
Spirito
d'Amore che procedi dal Padre e dal Figlio Gesù, ora ho bisogno
della Tua Presenza, dei Tuoi doni, delle Tue tenerezze e dei Tuoi
lumi. Dopo aver purificato il mio cuore abbattendone le radici che
sono connubi col male, per la Tua infinita misericordia, invadi ogni
parte di me, rendimi tutta accesa del Tuo amore per essere in Te una
sola cosa col Padre e col Figlio.
Immersa
in te senza riserbo alcuno per me stessa, prego aprendo il mio cuore
e la mia anima a Voi, Santissimo Dio, Uno e Trino.
Ed
è per il Cuore Immacolato e Addolorato della Madre Eccelsa che voi
mi donaste, che offro a voi le mie povere orazioni, per ottenere
abbondanza di grazia e di perdono.
Grazie
Signore che per mezzo della tenerezza della Mamma, mi chiami a questa
intimità col Tuo Sacratissimo Cuore...
Amen!
Si
inizia il Rosario con il Segno di Croce, con la recita di un Pater, e
3 Ave, 1 Gloria.
Un'invocazione
a Maria Ss qual si voglia, meglio se un atto di consacrazione e
affidamento al Suo Cuore Immacolato.(pregare liberamente a cuore
aperto)
1*
mistero gaudioso: l'annunciazione dell'Angelo Gabriele, nunzio di
Dio, alla Santissima Vergine
“L'angelo
Gabriele entrando da lei, disse: ti saluto piena di Grazia: il
Signore è con te!” A queste parole ella fu molto turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: Non
temere Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai
un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e
verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio Gli darà il
trono di Davide, Suo padre e regnerà per sempre sulla casa di
Giacobbe e il Suo Regno non avrà fine!” Allora Maria disse: Come
avverrà questo poiché non conosco uomo?, le rispose l'angelo: Lo
Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti
coprirà con la Sua ombra. Percio' colui che nascerà sarà santo e
sarà chiamato Figlio di Dio...(....)Maria disse: Ecco, sono la Serva
del Signore, avvenga di me, secondo la Tua Parola...E l'angelo si
allontano' da lei...
In
questo mistero la Creazione attende con speranza la risposta di Maria
all'Angelo, venuto da Dio per consacrarla Sua Madre, Eletto Vaso e
Dimora del Suo Figlio Divino. Ma Dio nel Suo infinito Amore e
rispettando la libertà di Maria, attende il Fiat che cambierà la
storia dell'uomo, facendo entrare la Salvezza nel mondo! La
Santissima Trinità infiammata dal Suo Amore per la Santissima
Vergine viene per suggellare le nozze eterne con Colei che fin dal
suo concepimento immacolato si è preservata tutta pura e piena di
amore per il Creatore, per il Quale già nel seno materno non
desiderava che essere serva umilissima. Ecco l'Amore di Maria viene
esaudito con il Bacio dell'Eterno, che al “Fiat mihi secundum
verbuum Tuum!” fa della povera di nazareth, la Madre della Vita,
del Verbo Incarnato, la Figlia dilettissima ed eletta, la Sposa dello
Spirito Santo.
Ecco
Colei nel cui seno prende forma Colui che nemmeno i Cieli riescono a
contenere, perchè per mezzo di Lei, Tesoriera di tutte le grazie,
tutte le creature possano attingere al Fonte della Grazia, il Cristo
di Dio! E la Salvezza diventare accessibile a tutti!”
Al
sì della Vergine, un boato di gioia fa esultare cieli e terra, il
Dio Altissimo torna a vivere in mezzo ai Suoi Figli grazie alla
volontà di una creatura perfettamente immersa nel Mare della Divina
Volontà! Grazie Maria, grazie Mamma celeste, grazie nostra speranza!
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, Gesù mio perdona le nostre colpe....1
Eterno riposo
2*
mistero gaudioso: Maria Ss si mette in viaggio per
visitare Elisabetta sua cugina.
“In
quei gg Maria si alzo' e ando' in fretta verso la regione montuosa,
in una città di Giuda.(Ain Karin) Entrata nella città di Zaccaria,
saluto' Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,
il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito
Santo ed esultò a gran voce: “Benedetta tu tra le donne e
benedetto è il frutto del tuo grembo! A che cosa debbo che la Madre
del mio Signore venga a me? Ecco che come ho udito il tuo saluto, il
bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata è colei che
ha creduto nell' adempimento delle parole del Signore!”
Allora
Maria disse:
“L'anima
mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio
Salvatore, perchè ha guardato l'umiltà della Sua serva. D'ora in
poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perchè grandi cose ha
fatto in me l'Onnipotente e santo è il Suo Nome. Di generazione in
generazione la Sua misericordia si estende su quelli che Lo temono.
Ha spiegato la Potenza del Suo braccio, ha disperso i superbi nei
pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha
innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato
i ricchi a a mani vuote. Ha soccorso Israele Suo servo, ricordandoSi
della Sua misericordia come aveva promesso ai nostri padri, per
Abramo e la sua discendenza per sempre!”
Maria
piena di Dio, colma di immensa gioia, come tutti coloro che fanno
l'incontro della vita, corre e va a condividere la sua gioia con
Elisabetta, che l'angelo le aveva detto aver ottenuto da Dio
misericordia con una gravidanza in età avanzata. Certo, Maria sa
bene che a Dio nulla è impossibile, avendo in lei il futuro
Redentore del mondo,senza con questo aver perduto la sua
consacrazione verginale al Padre, che Ella amava di un amore totale.
Elisabetta
ha nel suo seno il precursore del Messia, colui che il Padre ha
mandato nel mondo per preparare le anime ad attendere e ricevere il
Salvatore, con un cuore predisposto al pentimento e alla penitenza
per la conversione.
La
cugina di Maria esulta al saluto di colei che è ora anche Madre sua.
E la Madonna puo' ora magnificare Dio in un canto che è esplosione
d'amore, di lode e di grazie al Suo Divino e Amatissimo Sposo,
esaltare la bontà e la misericordia di quel Padre che non dimentica
le sue promesse né il suo amore per i figli nonostante che questi
tanto spesso Lo tradiscano e Lo offendano.
La
presenza di Cristo in Maria opero' in questo mistero la prima
santificazione per Elisabetta e per Giovanni Battista. Lo spirito
santo illumini anche noi che ci nutriamo del Cristo Parola e Pane,
perchè nel momento stesso in Cui Egli si comunica a noi con Amore,
Gli facciamo trovare un cuore ben disposto, umile e sincero, facendo
un altro magnificat con la nostra buona volontà.
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, Gesù mio perdona le nostre colpe....1
Eterno riposo
3*
mistero gaudioso: Cristo nasce a Betlemme
Un
angelo del Signore apparve ai pastori, la gloria di Dio li avvolse di
luce ed essi furono presi da gran timore, ma l'angelo disse: Non
temete, ecco , vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo:
“Oggi
è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore! Questo per voi
il segno: troverete un bambino che giace in una mangiatoia avvolto in
fasce!” (…) appena gli angeli si furono allontanati da loro , i
pastori si dissero: presto andiamo a vedere a Betlemme questo
avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere!” Andarono senza
indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino adagiato in una
mangiatoia....
Il
Figlio di Dio, Ricco e di tutto Padrone e Creatore, Forte di ogni
Potenza e Eterna Vita che dà la vita, Santissimo e Immortale, viene
nel mondo, a dimorare tra i suoi figli, nella più totale povertà
manifestandosi per primo ai pastori, simbolo della predilezione del
Signore per i piccoli, i poveri, gli ultimi, i semplici, gli umili,
quegli umili di tutto spogli che per primi meritarono di vedere il
più povero fra i poveri, Gesù bambino nella mangiatoia di una
grotta di Betlemme, nato dai più poveri dei genitori. Solo i poveri
di se stessi, sono così pronti ad accogliere il Dio che viene,
perchè non hanno cuore ingombro di umane insulsaggini, di false
ricchezze che assordano e appesantiscono l'anima, di virulente umane
filosofie, frutto di umana superbia e supponenza.
In
un cuore semplice, vi è amore. Quell'amore di pargoli che con
innocenza si appresta a riconoscere in quel poverissimo bambino, il
Figlio di Dio fatto uomo.
Non
dubitano, ma credono, adorano pieni di meraviglia e di stupore per la
grandezza e la bontà di un Dio che proprio a loro, i dimenticati dal
mondo, ha voluto mostrare il Suo Volto. La luce venne nel mondo per
rischiarare coloro che vivevano nelle tenebre, ma il mondo non la
riconobbe perchè non le apparteneva. E davanti al Dio che viene le
porte si chiudono, simbolo di quei cuori che dopo aver ricevuto la
visita del Signore, preferiscono restare avvinghiati nel fango del
peccato, nell'egoistica visione di una vita vissuta per se stessi, da
idolatri, sbattendo le porte in faccia a Colui senza il Cui comando
non esisterebbero. I magi sono i grandi re del mondo, che nella
propria fortuna non dimenticano che hanno un'anima e che svolgono per
dono di Dio un ruolo importante sui popoli, magari non conoscono Dio
appieno, ma non zittiscono dentro il proprio intimo quel desiderio di
Dio che abbiamo innato nel cuore e si mettono alla ricerca di cio'
che ritengono più importante per loro, la verità sulla vita e
l'esistenza, la fonte della vita, capaci di staccarsi dalle proprie
ricchezze per amare Colui che quegli averi ha loro dispensato a
beneficio di tutti.
E
infine abbiamo sullo sfondo di questo mistero Erode, un idolatra di
se stesso, inchiodato ai propri vizi carnali, praticante delle più
sozze iniquità, dio di sé come non fosse stato creato da nessuno,
folle e servo del male, attaccato al potere con cecità totale, tale
da non esitare a uccidere pur di preservarlo, che fin da subito
saputo del Re profetizzato come Re del mondo, teme di perdere tutto e
va in cerca di Lui per compiere il deicidio. Egli è simbolo
dell'uomo apostata, senza Dio, adoratore delle ricchezze e delle
mondanità, amante del potere e della sensualità, schiavo delle
proprie passioni e oppositore di Dio che vede come un ostacolo ad una
vita vissuta nel godimento sfrenato e nell'incoscienza comoda del
proprio peccato. Dio viene nel mondo e in questo mistero è evidente
come la Sua venuta si rivolge a tutti gli uomini per amore e per
salvare, ma è anche evidente il tipo di risposta che Gli viene dalle
creature secondo la natura dei loro cuori e i tesori in cui
confidano.
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, Gesù mio perdona le nostre colpe....1
Eterno riposo
4*
mistero: Gesù presentato al tempio
Quando
furono compiuti i gg della loro purificazione rituale, secondo la
legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al
Signore come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio
primogenito sarà sacro al Signore...Simeone, uomo giusto e pio, si
reco' al tempio mosso dallo Spirito e mentre i genitori vi portavano
Gesù per fare cio' che la legge prescriveva a suo riguardo,
anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio dicendo: Ora
lascia Signore che il tuo servo vada in pace, perchè i miei occhi
hanno veduto la tua salvezza, prepararata da te davanti a tutti i
popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del Tuo popolo,
Israele...Poi Simeone disse a Maria: Ecco Egli è qui per la caduta e
la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione
perchè siano svelati i pensieri di molti cuori, e anche a te, una
spada trafiggerà l'anima!”
Giuseppe
e Maria in piena adesione alla volontà del Padre, portano Gesù al
tempio per offrirlo in dono: in quel dono tutti noi, uomini, assunti
dall'umanità di Cristo, siamo presentati dalla Sacra Famiglia al
cospetto del Padre, per essere suo popolo nella Salvezza. In Gesù
siamo adottati a figli di Dio in eterno, perfettamente figli di Dio,
di Maria e di S.Giuseppe.
In
Gesù crocifisso dall'incredulità, dal rifiuto, dall'odio, noi tutti
peccatori siamo per la Madre come spade di dolore, che solo la buona
volontà umana e la grazia dei sacramenti sottraggono dal suo cuore
per farla gioire nella ritovata figliolanza in Gesù di tutti i
lontani dal Suo Cuore materno.
Se
poco vogliamo far soffrire Maria, dobbiamo impegnarci ad amare Dio e
il prossimo vivendo in Gesù da figli, così come Egli ci insegna nel
vangelo,pregando ogni gg il Padre che venga in aiuto nella nostra
debolezza.
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, Gesù mio perdona le nostre colpe....1
Eterno riposo
5
mistero gaudioso: Gesù ritrovato al Tempio dopo lo smarrimento
intento a insegnare ai dottori della legge.
(….)
ma trascorsi i gg mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme senza che i genitori se ne
accorgessero. Credendo che Egli fosse nella comitiva fecero una
giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo trai parenti e i
conosccenti; non avendolo trovato tornarono a Gerusalemme in cerca di
lui. Dopo tre gg lo trovarono nel tempio,seduto in mezzo ai dottori
della legge mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo
restarono stupiti e sua madre gli disse: Figlio perchè ci hai fatto
così? Ecco tuo padre ed io angosciati ti cercavamo! Ed egli rispose
loro: perchè mi cercavate, non sapevate che io debbo occuparmi delle
cose del Padre Mio?” Ma essi non compresero cio' che aveva detto
loro.
Gesù
in questo mistero ci insegna che anche gli affetti più grandi,
vengono dopo l'amore a Dio e le necessità del Regno. Maria e
Giuseppe che hanno nell'allevare Gesù la loro vocazione di genitori,
e nel Figlio di Dio il centro del proprio cuore, accortisi che il
loro Amore non era più con loro, non stanno con le mani in mano, ma
solleciti vanno cercandolo avendo nel figlio smarrito anche il loro
stesso cuore, il loro stesso bene. Sono il simbolo delle anime che
non devono mai smettere di cercare il Volto del Signore né attendere
che Egli arrivi sorprendendole nel sonno dello spirito. Con la stessa
solerzia dei due santi genitori tutte le anime devono sforzarsi di
avere Dio come priorità nella loro vita, nei loro amori, nei loro
interessi di creature. E se malauguratamente smarrissero Gesù
peccando (non così fu pero' per il padre e la madre di Gesù, ma per
volere di Dio), devono presto cercare di riottenere la grazia per non
spegnere la luce della fede e dell'amore, che è il tesoro prezioso
di ogni anima.
Davanti
alla volontà Divina, l'uomo deve come Giuseppe e Maria mettersi in
cammino e accettare di buon grado tutto quanto il Padre permette che
gli accada, sapendoci vedere dietro un disegno di amore più grande e
santificante,
anche
se umanamente non lo si comprende ancora.
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Pater, 10 Ave, 1 Gloria, Gesù mio perdona le nostre colpe....1
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