domenica 19 febbraio 2012

ADAMO,, capolavoro della Potenza Creatriice,, sbocco d’’Amore Diiviino

E l’amore di Dio Creatore verso la sua creatura non ha limiti:
Iddio nel creare l’uomo gettò in lui il germe
dell’Eterno Amore. (Volume 15 - Giugno 28, 1923)
[…] (Gesù:) “Nel creare l’uomo io gettai in lui tanti germi d’amore: nella sua intelligenza,
negli occhi, nella parola, nel cuore, nelle mani, nei piedi, in tutto ci misi il germe
dell’amore, ed io dovevo lavorarlo da fuori; ed insieme con me misi tutte le cose create per far
uscire questo germe, crescerlo a seconda che io volessi. Questo germe, essendo messo da un
Dio Eterno, era eterno anch’esso; sicché l’uomo contiene in sé un eterno amore, ed un eterno
Amore gli va sempre incontro per ricevere il contraccambio dei germi del suo eterno
amore gettato nell’uomo, e dargli nuovo ed eterno amore, perché io volevo essere dentro
dell’uomo come germe, e fuori come lavoratore, per formare in lui l’albero del mio eterno amore.
Perché che gioverebbe all’uomo avere l’occhio pieno di luce, e non avesse una luce esterna
che lo illuminasse? Resterebbe sempre all’oscuro; sicché per godere l’effetto della luce ci vuole
la luce interna dell’occhio e la luce esterna del sole che lo illumina. Così della mente: se non avesse
la parola che manifesta il pensiero, la vita dell’intelligenza morrebbe e sarebbe senza frutto,
e così di tutto il resto.
Amai tanto l’uomo, che non solo gettai questo germe in lui del mio Eterno Amore, ma
lo misi sotto le onde del mio Eterno Amore che è sparso in tutto il creato, per farlo germogliare
in lui e travolgerlo tutto nel mio Eterno Amore. Sicché se la luce del sole splende nel
suo occhio, gli porta l’onda del mio Amore; se prende l’acqua per dissetarsi, il cibo per nutrirsi,
gli portano l’onda del mio Eterno Amore; se la terra si stende sotto i suoi piedi e resta ferma per
dargli il passo, gli porta l’onda del mio Amore; se il fiore olezza il suo profumo, se il fuoco sprigiona
il suo calore, tutti gli portano il mio Eterno Amore. Ma questo non basta, io vi sto insieme
lavorando dentro e fuori per assestare, confermare e suggellare tutte le mie similitudini
nell’anima dell’uomo, affinché Amore Eterno gli do ed Amore Eterno Mi dà. Sicché anche la
creatura mi può amare con eterno amore perché ne contiene il germe; ma con sommo mio dolore
l’uomo soffoca questo germe, ed allora succede che ad onta che il mio amore lo tiene sotto le
sue onde, [l’uomo] non sente la luce che gli porta il mio amore, perché lui avendo soffocato il
germe è restato cieco; ad onta che brucia non si riscalda, e per quanto beva e mangi, né si disseta
né si nutre; dove non c’è il germe non c’è fecondità”. 5 PARTE

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