La Croce sofferta da Voi, Gesù Cristo, mi ha liberata dalla schiavitù del demonio e mi ha sposata con la Divinità con nodo indissolubile; la Croce è feconda e partorisce in me la Grazia; la Croce è luce, mi elimina l’inganno del temporale e mi svela l’Eterno; la Croce è fuoco e tutto ciò che non è di Dio trasforma in cenere, fino a vuotarmi il cuore dal minimo filo di erba che potrebbe esservi. La Croce è moneta di inestimabile valore; se io avrò, Sposo Santo, la fortuna di possederla, mi arricchirò di monete eterne, fino a divenire la più ricca in Paradiso, dato che la moneta che vale in Cielo è la Croce sofferta in terra. La Croce, poi, non solo mi fa conoscere me stessa, ma mi dà anche la conoscenza di Dio. La Croce mi innesta tutte le virtù. La Croce è la nobile Cattedra dell’Increata Sapienza, che mi insegna le dottrine più elevate, sottili e sublimi. La Croce, da sola, mi svelerà i misteri più nascosti, le cose più recondite, la perfezione più perfetta, tutto ciò essendo nascosto ai dotti ed ai sapienti del mondo. La Croce è acqua benefica che non solo mi purifica, ma mi somministra anche il nutrimento per le virtù, facendomele crescere, e mi lascia soltanto quando sarò ricondotta alla Eterna Vita. La Croce è rugiada celeste che mi conserva ed abbellisce il bel giglio della purità. La Croce è l’alimento della Speranza. La Croce è la fiaccola della Fede operante. La Croce è legno asciutto che conserva e mantiene sempre acceso il fuoco della Carità. La Croce è legno asciutto che fa svanire e mette in fuga tutti i fumi di superbia e di vanagloria e produce nell’anima l’umile viola dell’u-miltà. La Croce è l’arma più potente che offende i demoni e mi difende da tutti i loro artigli. L’anima che possiede la Croce, è invidiata ed ammirata dagli stessi Angeli e Santi e suscita rabbia e sdegno nei demoni. La Croce è il mio Paradiso in terra; se nel Paradiso dei Beati ci sono i godimenti, nel Paradiso in terra ci sono i patimenti. La Croce è la catena d’oro purissimo che mi congiunge con Voi, mio Sommo Bene, formando l’unione più intima possibile, fino a fare scomparire l’essere mio, tramutandomi in Voi, mio ‘ Oggetto amato ’, tanto da sentirmi perduta in Voi e vivente della stessa Vostra vita ”.
“ La Croce è tanto potente e le ho comunicato tanta grazia, da renderla più efficace degli stessi Sacramenti; ricevendo il Sacramento del mio Corpo, sono necessari le disposizioni ed il libero concorso dell’anima, per ricevere le mie grazie, altrimenti, tali grazie possono mancare; la Croce ha la virtù di disporre l’anima alla grazia ”. [1]
“ La Croce è uno specchio, dove l’anima vede la Divinità e, guardandosi, coglie i lineamenti più somiglianti a Dio. La Croce non solo deve essere amata e desiderata, ma la creatura deve considerarla un onore ed una gloria. Questo è operare da Dio e diventare come Dio per partecipazione, poiché solo Io Mi gloriai della Croce, feci un onore del mio patire e amai tanto la Croce che, in tutta la mia vita non volli stare un momento senza la Croce ”. [2]
“ Figlia mia, quanto è preziosa la Croce! Il Sacramento del mio Corpo, nel darsi all’anima la unisce con Me, la trasmuta, fino a farla diventare come Me; con il consumarsi delle specie, si disunisce l’unione realmente contratta; per la Croce, ciò non avviene. La Croce prende Dio e l’unisce con l’anima per sempre e, per maggiore sicurezza, la Croce si pone come suggello. Dunque, la Croce suggella Dio nell’anima, in modo che non ci sia mai separazione tra Dio e l’anima crocifissa ”. [3]
“ Figlia mia, se l’Eucaristia è caparra per la futura gloria, la Croce è il saldo per comprarla. L’Eucaristia, essendo seme che impedisce la corruzione, è come quelle erbe aromatiche, che vengono usate per ungere i cadaveri, affinché questi non siano corrotti; l’Eucaristia dona l’immortalità all’anima ed al corpo; la Croce abbellisce l’anima ed è tanto potente che, se c’è contrazione di debiti, se ne fa mallevadore; offrendo sicurezza, la Croce, si fa restituire la scrittura del debito contratto e, dopo avere soddisfatto ogni debito, forma per l’anima il trono sfolgorante nella futura gloria. Sì, la Croce e l’Eucaristia si complementano ed una dà speranza più dell’altra ”.
“ La Croce è il mio letto fiorito, non perché in Essa non abbia sofferto atroci spasimi, ma perché, per mezzo della Croce, ho partorito tante anime alla grazia ed ho visto spuntare tanti bei fiori che hanno prodotto tanti frutti celesti; vedendo tanto bene, ho considerato mia delizia quel letto di dolore e Mi sono dilettato della Croce e del patire ”. [4]
“ La Croce assorbe nell’anima la mia Divinità. Rende l’anima simile alla mia Umanità e ricopia in essa le mie stesse opere ”. [5]
“ Figlia mia, sono tristi tempi che Mi costringono a castigare, poiché gli uomini si sono tanto insuperbiti, che ognuno crede di essere Dio per se stesso; se Io non mettessi mano ai flagelli, farei un danno alle loro anime, perché soltanto la Croce è l’alimento dell’umiltà; se ciò non facessi, Io stesso farei loro mancare il mezzo per farli umiliare e per farli arrendere dalla loro strana pazzia; tuttavia, la maggior parte degli uomini si irrita e Mi offende. Io Mi comporto come un padre che spezza a tutti il pane per alimentarli; ma alcuni figli non lo vogliono prendere, anzi se ne servono per gettarlo in faccia al padre. Che colpa ha il povero padre? Tale sono Io; perciò, compatiscimi nelle mie afflizioni ”. [6]
Nessun commento:
Posta un commento