martedì 17 aprile 2012

Invocazione allo Spirito Santo e Parola del gg

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
Spirito d'Amore, tu vivi come fuoco che brucia eternamente nel Cuore del Padre Celeste e di Gesù Figlio unigenito e nostro fratello. Instancabilmente in un moto perenne ed inestinguibile, parti dal Cuore del Padre e vai a quello del Cristo e da Questi nuovamente torni in seno al Padre!
Ti prego, amabilissimo Spirito, degnati di venire anche in questi poveri figli della terra che vivono nel mondo non desiderando di appartenervi e che lottano ogni gg contro la carne e se stessi per restare nell'Amore Tuo! Vieni o Amore Eterno, scendi ora, vieni con l'ardore che brucia le disubbidienze, che sana le malattie, che dissolve le nuvole tenebrose del cuore, che estirpa le radici malate, che colma di pace e di confidenza. Vieni o Santificatore Divino, Terza Persona della Santissima Trinità per cui tutto vive! Perdonaci, guardaci con la Tua pietà e nell'infinita Misericordia che è Tuo carattere distintivo, prenditi cura delle nostre anime, illuminale e da' loro modo di scuotersi dal torpore e dal sonno colpevole della fede. Se abbiamo Te, Spirito d'Amore, tutto abbiamo! Percio' muoviti a compassione di noi che siamo tribolati dall'umana natura corrotta e facci Tuoi, invadici di Te e rendici come il Divin Volere ci desidera! te lo chiediamo per il Padre che volle donarci Gesù per la remissione dei nostri peccati e la nostra salvezza, te lo chiediamo per i meriti infiniti del Sangue dell'Agnello il Cui Amore lo fece consumare fino all'obbedienza somma della Croce, te lo domandiamo per le lacrime e le spade di dolore che trafissero la Tua Santa Sposa e Pura Colomba, la Vergine Maria. Ecco o Amore inenarrabile, noi ti apriamo le porte dei nostri cuori  duri come pietra, delle nostre menti caparbie e superbie, intontite dal nostro stesso malato volere, delle nostre anime avvelenate dal distacco da Te.
Grazie, mio tesoro preziosissimo, sii tu lampada ai miei passi!
amen!
VANGELO (Gv 3,7b-15)
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo.

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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: "Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito".
Gli replicò Nicodèmo: "Come può accadere questo?". Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro d'Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Parola del Signore.


OMELIA

Per essenza, è la sua origine che determina l'uomo. È questa che decide quanta comprensione egli ha di se stesso, del suo essere, delle sue opinioni, del suo comportamento. Nati dalla carne, ci si può capire solo in funzione del mondo. Ma nascere dallo Spirito permette di avere una nuova percezione di se stessi. L'uomo anziano non diventa semplicemente migliore rinascendo, egli acquisisce una nuova origine. La rinascita è indispensabile, Gesù dice che bisogna che accada. Attraverso questa rivelazione, Dio risponde alla domanda dell'uomo in vista della salvezza, perché l'uomo non può darsi da solo una risposta. Ma non si può semplicemente dire che l'uomo diventa "migliore" rinascendo; la sua vita acquisisce un senso. Questo assomiglia al vento; non se ne può disporre a proprio piacere. Non lo si può afferrare, perché soffia dove vuole. Bisogna che qualche cosa si manifesti nella vita di colui che è nato dallo Spirito: i suoi pensieri e le sue azioni non possono essere colte secondo i criteri del mondo. Il bene che egli fa non proviene da lui stesso.

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