lunedì 2 gennaio 2012

Vangelo del gg, Pane di vita quotidiana


LA PAROLA DI OGGI
2 gennaio 2012
Lunedì
Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno
II di Natale (B) - P
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù, tu che ami i miti e gli umili, bandisci dai nostri cuori ogni orgoglio e ogni ambizione umana: purificali dal tarlo crudele della gelosia e concedici la grazia di scegliere il posto più umile, secondo l'esempio del tuo profeta più grande, che non si riteneva degno nemmeno di abbassarsi, come un servo, a scioglierti il legaccio del sandalo.

ANTIFONA D'INGRESSO
Un giorno santo risplende per noi: venite, nazioni, e adorate il Signore, perché una grande luce è discesa sulla terra.

COLLETTA
Rafforza la fede del tuo popolo, o Padre, perché creda e proclami il Cristo tuo unico Figlio, vero Dio, eterno con te nella gloria, e vero uomo nato dalla Vergine Madre; in questa fede confermaci nelle prove della vita presente e guidaci alla gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Gv 2,22-28)
Quello che avete udito da principio rimanga in voi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 97)
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

CANTO AL VANGELO (Gv 1,14.12)
R. Alleluia, alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 1,19-28)
Dopo di me verrà uno che è prima di me.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: Tu, chi sei?.
Egli confessò e non negò. Confessò: Io non sono il Cristo. Allora gli chiesero: Chi sei, dunque? Sei tu Elia?Non lo sono, disse. Sei tu il profeta?No, rispose. Gli dissero allora: Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso? Rispose: Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia.
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta? Giovanni rispose loro:Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo. Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Parola del Signore.

OMELIA
Il racconto riguardante la nascita di Giovanni Battista, la sua personalità, la sua predicazione attiva e la sua morte si trova nei tre primi Vangeli sinottici. Nel quarto invece, dopo l'ampio volo del Prologo, l'evangelista, come un'aquila che ridiscende bruscamente sulla terra, entra direttamente nel vivo dell'argomento: "E questa è la testimonianza di Giovanni". I farisei hanno mandato sacerdoti e leviti di Gerusalemme a interrogare Giovanni che sta battezzando le folle in Betania, al di là del Giordano: "Chi sei tu? Che cosa dunque? Sei Elia? Sei tu il profeta? Che cosa dici di te stesso? Con umiltà e, insieme, con fermezza, Giovanni Battista risponde: "Io non sono il Cristo. Non sono Elia . No, non sono il Profeta".
"Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?". "Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia... Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete, uno che viene dopo di me... che mi è passato avanti perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele".
Le letture di questa settimana sono una parabola della vocazione cristiana. Di giorno in giorno in modo più deciso viene fatta luce sulla vera identità del Messia, visto già, da lontano, dai profeti.
I discepoli che hanno seguito Cristo fin dal battesimo di Giovanni Battista arriveranno però alla sua vera conoscenza solo dopo la risurrezione di Cristo dai morti (At 1,5).
Immaginiamoci oggi i farisei dei nostri gg simbolo dei cattivi cristiani o dei lontani da Dio fare a noi oggi la domanda a cui si trovo' a rispondere il Battista: Chi dunque siete voi? Sul modello del precursore, amante e testimone vero di Dio, dovremmo sentirci rispondere queste parole: noi non siamo Gesù, ma Lo abbiamo accolto con fiducia e sincerità, percio' Lo conosciamo e Gli permettiamo di guarirci e di aiutarci e con la nostra vita testimoniamo cio' in cui crediamo, nella speranza che anche voi possiate incontrarLo e trovare la pace, la gioia e l'amore a cui anelate.
tratto dal sito: laparola.it

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