LA
PAROLA DI OGGI
3 aprile 2012 Martedì S. Riccardo vescovo Martedì
santo (B) -
Lode
e onore a te, Signore Gesù!
Salve,
nostro Re, obbediente al Padre: sei stato condotto alla croce, come
agnello mansueto al macello.
R.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO
(Gv 13,21-33.36-38) Uno di voi mi tradirà, Non canterà il gallo,
prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
+
Dal Vangelo secondo Giovanni
In
quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu
profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi
dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardavano l'un
l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli,
quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon
Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.
Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi
è?". Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il
boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo
diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone,
Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi
fare, fallo presto". Nessuno dei commensali capì perché gli
avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda
teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci
occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai
poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu
uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato
glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato
glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo
glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi
cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove
vado io, voi non potete venire". Simon Pietro gli disse:
"Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io
vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi".
Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la
mia vita per te!". Rispose Gesù: "Darai la tua vita per
me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima
che tu non m'abbia rinnegato tre volte". Parola del Signore.
OMELIA
Il
tradimento di Gesù, per opera di Giuda, è l'esempio per eccellenza
della cattiveria umana. Nel corso della storia, molti uomini hanno
tradito i loro amici, coniugi, genitori, figli, concittadini o altri
uomini fratelli. Questi uomini hanno stimato cosa da poco la
solidarietà e la comunione umana. Ora, nella persona di Giuda,
quest'ondata di indifferenza e di cattiveria si alza e si rovescia
contro Gesù stesso, che in quanto Logos - Verbo - è il fondamento
di ogni relazione positiva. Durante la Settimana Santa, la sorte
terrena del mediatore sarà decisa dal bacio del traditore. Ma il
tradimento e la consegna di Gesù ai suoi nemici sarebbero
impossibili senza l'azione, ad un livello più profondo, del Padre
eterno che, attraverso le circostanze dell'Ultima Cena e della
preghiera al Getsemani, si consegna lui stesso nella persona del
Figlio. Compie così, nel tempo, il dono totale di sé che,
nell'eternità, egli compie con la discesa dello Spirito Santo, il
cui essere è Amore. La Passione di Gesù esprime nel tempo ciò che
il Padre è nell'eternità. Così il tradimento di Giuda, colmo
com'era della perversità del peccato, diventa il mezzo attraverso
cui lo Spirito d'amore viene mandato in questo mondo, per salvarlo.
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