CATECHESI SULL'INFANZIA E L'ADOLESCENZA DI GESU'
(inizio e primo gg)
L'ANNUNCIAZIONE

È il momento in cui inizia la vita di Gesù (Dio-uomo)
sulla terra!
Prima di narrare questo evento, gli scrittori
primitivi indugiano a parlare dei genitori di Maria (Gioacchino e Anna, nomi che
conosciamo soltanto dalla tradizione) che concepirono questa figlia in tarda età,
dopo una vita sterile, sommamente ignominiosa per gli ebrei del tempo, per cui
lo stesso Gioacchino sarebbe stato allontanato dal tempio e rifiutate le sue
offerte, anche se ricche. Parlano della concezione, della nascita, della sua
presentazione al tempio, dove sarebbe rimasta dall'età di tre anni fino al
periodo della pubertà... e poi data in sposa a Giuseppe, discendente dalla casa
reale di Davide, miracolosamente designato dalla fioritura di una verga
(bastone) per cui san Giuseppe viene sovente raffigurato con una verga fiorita
in mano.
L'annunciazione viene narrata sobriamente, ma in modo
completo, nel capitolo primo del vangelo di Luca (vv. 26-38). Certamente il
fatto avvenne nell'intimità della casa di Maria, come si addice giustamente
alla sua natura e santità. Ma dato che l'inizio sembra lasciare una certa
libertà, alcuni scrittori pongono il primo annunzio alla fontana del paese,
dove Maria si era recata per attingere acqua; ma anche in questo caso il vero
annunzio, il dialogo con l'Angelo e l'incarnazione del Verbo avvengono nella
stanzetta di lavoro di Maria.
Sappiamo che tutta la vita di un paese, non solo in
Palestina ai tempi di Gesù, ma anche nei nostri paesi e per molti secoli, aveva
per centro la fontana. Nessuna meraviglia quindi se alcuni pongono qui il primo
annuncio dell'angelo. Del resto, ancora oggi noi immaginiamo molte cose
intorno a quella fontana: che la Madonna vi si recasse ogni giorno con la brocca
sul capo, come le donne di allora, e magari cantasse sommessamente i salmi
lungo il tragitto.
Il vangelo non dice nulla di tutto ciò.
Il vangelo apocrifo di Bartolomeo pone una prima
annuncíazíone - quasi un preannuncio - nel tempio stesso di Gerusalemme, nel
quadro di una grande teofania durante la quale si spezza il velo del tempio
come durante la passione di Gesù (cfr. Mt. 27, 51) e il significato è
naturalmente lo stesso, cioè la fine dell'antico Testamento e l'inizio del
nuovo. Dio, per mezzo di un angelo direbbe a Maria: « Gioisci, o piena di
grazia e vaso di elezione... Ancora tre anni e ti manderò la mia parola; tu
concepirai un figlio per mezzo del quale sarà salvata tutta la creazione. Tu
sarai il calice del mondo. Pace a te, mia diletta... ».
II
LA
NASCITA DI GESÙ
Tralasciando l'annuncio e la nascita di san Giovanni
Battista, lo sposalizio di Maria con san Giuseppe, la visita a s. Elisabetta, il
dolore di Giuseppe nel vedere Maria incinta e la conseguente apparizione
dell'angelo, cose già narrate nel vangelo di Matteo e di Luca e che non interessano
direttamente l'ambito del nostro lavoro, veniamo alla nascita di Gesù.
Anche questa viene narrata con sobrietà e precisione
nel secondo capitolo del vangelo di Luca.
I vangeli apocrifi hanno dei particolari
interessanti. Sappiamo che la nascita avvenne durante un censimento, ordinato
da Cesare Augusto, e loro aggiungono che era l'anno 309 dell'era dei Greci.
Dalla nascita di Gesù comincia l'era cristiana, o
volgare, che tutti i popoli conoscono, il cui computo è stato fatto da un
certo Dionigi Esiguo (= il piccolo) monaco scita del quinto secolo. Egli
stabilisce la nascita di Cristo nell'anno 754 di Roma. Però ha commesso un
errore perché si sa con certezza che Erode (l'uccisore dei santi Innocenti)
morì nella primavera del 750 di Roma. Quindi lo scarto è di 5-6 anni, che
dovremmo aggiungere nel computo dell'era cristiana. Da qui il detto scherzoso:
quando Gesù è nato (anno primo dell'era volgare) aveva circa 5 o 6 anni!
A titolo di curiosità riportiamo il computo degli
anni secondo il vangelo di Nicodemo (12, 4): « Noi, principi dei sacerdoti
abbiamo aperto questa Bibbia (di Esdra) e abbiamo indagato tutte le generazioni
fino alla generazione di Giuseppe... e abbiamo trovato che dal tempo in cui Dio
fece il cielo e la terra e il primo uomo fino al diluvio vi sono 2.212 anni; dal
diluvio fino alla erezione della torre di Babele vi sono 531 anni;
dall'erezione della torre fino ad Abramo vi sono 606 anni; da Abramo fino
all'uscita dei figli di Israele dall'Egitto vi sono 470 anni; e dall'uscita
dei figli di Israele dall'Egitto fino alla costruzione del Tempio vi sono 511
anni; dalla costruzione del tempio fino alla sua distruzione vi sono 464 anni;
con la Bibbia di Esdra siamo giunti fino a qui; indagando dall'incendio del
tempio fino all'avvento di Cristo e alla sua nascita abbiamo trovato che ci
sono 636 anni. La sommatotale è di 5.500 anni, secondo quanto abbiamo trovato
scritto nella Bibbia, come aveva predetto Michele arcangelo a Set, terzo
figlio di Adamo: dopo 5.500 anni sarebbe venuto Cristo, figlio di Dio ».
Il martirologio romano (edizione 1964) che una volta
si leggeva durante la recita dell'ufficio divino (ora di « Prima ») il 25
dicembre, proclamava: « Nell'anno 5.999 dalla creazione del mondo, quando nel
principio Dio creò il cielo e la terra; dal diluvio l'anno 2.957; dalla nascita
di Abramo l'anno 2.015; da Mosè e dall'uscita del popolo d'Israele dall'Egitto
l'anno 1.510; dalla consacrazione del re Davide, l'anno 1.032; nella settimana
65a secondo la profezia di Daniele; nell'Olimpiade 194 a; l'anno 742 dalla
fondazione di Roma; l'anno 42 dell'impero di Ottaviano Augusto..., nella sesta
età del mondo... Gesù Cristo, eterno Dio e figlio dell'Eterno Padre... in
Betlemme di Giuda nacque da Maria Vergine, fatto uomo ».
Questo annuncio veniva solennemente cantato la
mattina della vigilia di Natale e all'ultima affermazione tutti si mettevano in
ginocchio.
5.999 anni, o 5.500... dalla creazione del mondo!
Questi documenti sono ben lontani dal precisare una data storica - anche se in
antico qualcuno lo pretendeva. L'età del mondo è ben più antica. Si pensi che
la rivista « Famiglia Cristiana » (30 gennaio 2000, p. 29) ha pubblicato che
era stato trovato in Australia il fossile di un pesce che si stima risalire a
400 milioni di anni fa! - Quanto all'esistenza dell'uomo, si hanno dei reperti
archeologici che risalgono almeno a duecentomila anni fa!
Riguardo alla grotta (o stalla, che alla fin fine è
la stessa cosa) il vangelo dice che è stato un ripiego, perché non c'era
posto nell'albergo. Secondo i nostri scritti invece è Maria stessa che la
scorge e la sceglie: « Entriamo in questa grotta, perché è imminente ormai il
tempo di partorire ».
La grotta si illumina di una luce che non si può descrivere:
« Questa luce ha oscurato con lo splendore del suo chiarore la stessa luce del
sole e questa grotta si è riempita di uno splendido chiarore e di un odore
soavissimo ».
Gesù nasce tra lo stupore della natura: « Nel più
grande silenzio. In quel momento si sono fermate tutte le cose: cessarono i
venti, non s'è più mossa alcuna foglia degli alberi, non s'è più udito alcun
rumore di acque, i fiumi fermarono il loro corso e il mare le sue onde; tacquero
tutte le fonti delle acque, non risuonò più alcuna voce umana. Tutto il tempo
si fermò in un grande silenzio nel momento della nascita del Redentore ».
La descrizione sottolinea l'importanza dell'avvenimento
che tutto il creato si ferma a contemplare e ci ricorda una gentile poesia
natalizia, imparata durante il tempo delle scuole elementari... ma si rifà
soprattutto al « magnum silentium » cui accenna la Scrittura. Riguardo alla
grotta, un vangelo apocrifo fa dire a Gesù: « Mia madre mi ha generato in una
grotta che non è lecito nominare né cercare: in tutto il creato non v'è uomo
che la conosca ad eccezione di me, di mio Padre e dello Spirito Santo »
(Storia di S. Giuseppe falegname, 14, 2).
Verrebbe quasi da pensare - per associazione di idee
- al luogo della sepoltura di Mosè che nessuno poté conoscere (Dt. 34, 6). Ma
qui al mistero che nessuno può conoscere non è tanto la grotta, luogo della
nascita, ma la nascita stessa, o meglio il fatto dell'incarnazione, cioè
l'unione della natura divina con quella umana che costituisce uno dei principali
misteri della nostra santa fede.
La verginità di Maria

Gesù nacque nella luce... uscì come un raggio di luce...
lasciando intatto il corpo della Mamma nella sua integrità fisica. Lo provano
l'insegnamento costante della Chiesa e tutta la tradizione; lo si ricava anche
dal Vangelo che dichiara testualmente come Maria stessa, senza aiuto di alcuno,
« lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia » (Lc. 2, 7).
Oggi non manca chi crede e insegna - certamente
contro la dottrina comune della Chiesa - che la verginità fisica non ha
importanza di fronte a quella spirituale... e quindi la lasciano da parte. Non
la negano, ma vedono con piacere le doglie del parto anche nella Madonna,
poiché così è « più donna », più vicina a tutte le donne... Sappiamo
anche che il famoso regista Zeffirelli, nel suo sceneggiato « Gesù di Nazaret
», fa vedere la Madonna nelle doglie del parto... - Certo è lo spirito che
vale, ma anche il fattore fisico, cioè la verginità della carne, ha
significato e importanza.
II Signore Dio, in tutta la Bibbia e in tutta la
tradizione cristiana, ha dimostrato di preferire l'integrità, le cose
intatte, non toccate dalla mano di uomo. Ad esempio le pietre dell'altare: « Se
tu mi fai un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché
alzando la tua lama su di essa, tu la renderesti profana » (Es. 20, 25). Per
questo, quando Giuda Maccabeo purifica il tempio profanato dai pagani e
ricostruisce l'altare degli olocausti, comanda che si ricostruisca l'altare «
con pietre grezze secondo la legge » (1 Mac. 4, 47). Possiamo pure ricordare
che Gesù, entrando solennemente a Gerusalemme come messia, volle cavalcare un
asino « sul quale nessuno era mai salito » (Lc. 11, 2)... e per il riposo dopo
la morte volle una « tomba nuova, nella quale nessuno era stato ancora
deposto » (Lc. 23, 43; Gv. 19, 41).
Non sono accostamenti a caso. È il valore dell'integrità.
(tratto dal sito: www.preghiereagesuemaria.it....fine prima parte)
CONSACRAZIONE AL BAMBINO GESU'
Dolce mio Redentore, dhè chi puo' comprendere e dare degna lode e ringraziamento per il Dio venuto a farsi bambino e uomo??? No, mio Re, non mi è facile comprendere. E' un mistero di amore e umiltà così grande che io, povera anima, avvelenata dal tarlo del peccato e della superbia, fatico a penetrare, ad accettare ed accogliere per darti anche in me un degno Natale. Ma oh bambino è consacrando la mia vita e me stesso con tutto cio' che Tu mi hai donato di essere e di avere, che spero ottenere tutti i lumi e i doni per entrare nella meraviglia del Mistero della Salvezza!
Gesù bambino, fammi amare come Tu ami, nell'umiltà e nella piccolezza, nel nascondimento e nell'abbandono, così povero come sono, perchè percorrendo man nella manina con te, questa gioia del Dio con noi, io conosca e ami la stessa via dell'infanzia evangelica che mi fanno simile a Te e al Cuore della nostra Santa Mamma.
Oh deliziosa e amabilissima virtù dell'umiltà e della piccolezza, tanto preziosa all'anima e tanto cara al Cuore di Dio!
Grazie Santo Bambino, alla Santissima Trinità e al Fiat di Maria Immacolata che ti ha permesso di dimorare tra noi, Lode, Gloria e ogni benedizione da ogni creatura nei secoli dei secoli. Amen!
CORONCINA A GESU' BAMBINO
Questa coroncina fu rivelata alla ven. Margherita
del Santissimo Sacramento. Devotissima del Santo Bambino e fervente zelatrice
della devozione a Lui, ricevette un giorno una grazia speciale dal divino
Bambino che Le apparve mostrandole una coroncina splendente di luce celeste, e
dicendole: "Va, diffondi questa devozione fra le anime ed
assicurale che accorderò grazie specialissime d'innocenza e purezza a coloro
che porteranno questo piccolo rosario e con devozione lo reciteranno in
ricordo dei misteri della mia santa infanzia".
Preghiera iniziale
O Santo Bambino Gesù, mi unisco di cuore ai devoti pastori che Ti adorarono nel presepio e agli Angeli che Ti glorificano in Cielo.
O divino Gesù Bambino, adoro la tua croce e accetto quello che Ti piacerà mandarmi.
Adorabile Famiglia, vi offro tutte le adorazioni dei Cuore Santissimo di Gesù Bambino, del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore di San Giuseppe.
1 Padre nostro (per onorare Gesù Bambino)
"Il Verbo si è fatto carne - ed abitò fra noi".
4 Ave Maria (in ricordo dei primi 4 anni dell'infanzia di Gesù)
1 Padre nostro (per onorare la Santissima Vergine Maria)
"Il Verbo si è fatto carne - ed abitò fra noi".
4 Ave Maria (in ricordo dei successivi 4 anni dell'infanzia di Gesù)
1 Padre nostro (per onorare San Giuseppe)
"Il Verbo si è fatto carne - ed abitò fra noi".
4 Ave Maria (in ricordo degli ultimi 4 anni dell'infanzia di Gesù)
Preghiera finale:
Signore Gesù, concepito di Spirito Santo, Tu hai voluto nascere dalla Santissima Vergine, essere circonciso, manifestato ai gentili e presentato al tempio, essere portato in Egitto e qui trascorrere una parte della tua infanzia; di là, ritornare a Nazareth ed apparire in Gerusalemme come un prodigio di sapienza tra i dottori.
Noi contempliamo i primi 12 anni della tua vita terrena e Ti chiediamo di concederci la grazia di onorare i misteri della tua santa infanzia con tanta devozione, da divenire umili di cuore e di spirito e conformi a Te in tutto, o divino Bambino, Tu che vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Così sia.
O Santo Bambino Gesù, mi unisco di cuore ai devoti pastori che Ti adorarono nel presepio e agli Angeli che Ti glorificano in Cielo.
O divino Gesù Bambino, adoro la tua croce e accetto quello che Ti piacerà mandarmi.
Adorabile Famiglia, vi offro tutte le adorazioni dei Cuore Santissimo di Gesù Bambino, del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore di San Giuseppe.
1 Padre nostro (per onorare Gesù Bambino)
"Il Verbo si è fatto carne - ed abitò fra noi".
4 Ave Maria (in ricordo dei primi 4 anni dell'infanzia di Gesù)
1 Padre nostro (per onorare la Santissima Vergine Maria)
"Il Verbo si è fatto carne - ed abitò fra noi".
4 Ave Maria (in ricordo dei successivi 4 anni dell'infanzia di Gesù)
1 Padre nostro (per onorare San Giuseppe)
"Il Verbo si è fatto carne - ed abitò fra noi".
4 Ave Maria (in ricordo degli ultimi 4 anni dell'infanzia di Gesù)
Preghiera finale:
Signore Gesù, concepito di Spirito Santo, Tu hai voluto nascere dalla Santissima Vergine, essere circonciso, manifestato ai gentili e presentato al tempio, essere portato in Egitto e qui trascorrere una parte della tua infanzia; di là, ritornare a Nazareth ed apparire in Gerusalemme come un prodigio di sapienza tra i dottori.
Noi contempliamo i primi 12 anni della tua vita terrena e Ti chiediamo di concederci la grazia di onorare i misteri della tua santa infanzia con tanta devozione, da divenire umili di cuore e di spirito e conformi a Te in tutto, o divino Bambino, Tu che vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Così sia.
DAL LIBRO DELLE NOVENE DELL'ANCILLA
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