sabato 28 gennaio 2012

Gesù Parola che toglie ogni fame

Fratellini e sorelline, oggi ringraziamo Dio di un altro gg donatoci. Vorremmo rendere grazie soprattutto della speranza che Egli ci dona attraverso Gesù Cristo. Quanta fame di Dio nel mondo, quant'abbondanza di grazie e quanto poco si va a sfamarsi dell'unica cosa che conta. L'umanità vive senza Dio e resta nella fame. Una fame insaziabile e insaziata perchè non trova il suo cibo naturale. Il Suo Creatore. L'uomo vive da esule ed errante, sempre vagando in cerca di qualcosa che riempia i suoi gg, e senza Dio trova irrequietezza d'anima, grande vuoto, il quale per non portare alla pazzia e all'infelicità va riempito. E l'uomo lo riempie di senso, di materialità, di tutto cio' che puo' zittire quel senso di vuoto, che non trova, nè troverà mai lontano da Dio il suo naturale appagamento. Gesù intanto sta solo, solo dentro un vangelo che poco leggiamo, che pertanto poco conosciamo, e inevitabilmente poco viviamo. Ameremo Dio davvero quando ci impegneremo a conoscerLo, quando il Vangelo diverrà quel pane quotidiano senza il quale come per il corpo nelle ore di pranzo e cena, non potremo più vivere. Gesù sta solo: solo nel Tabernacolo....qualche anima di tanto in tanto va a piegare le sue ginocchia davanti al Signore che attende piangente che i cuori si ricordino di Lui, vivo e vero dentro l'Eucaristia. Non tralasciamo oggi di pregare il Rosario alla Mamma, che bello sarebbe se almeno un paio di volte alla settiamana andassimo da Gesù a recitare in Sua compagnia il Santo Rosario, perchè saremmo in quel momento con Maria, lì ad adorare e a impetrare grazie per il mondo intero.
Sammy ha postato i dolori della Mamma e io vi invito anche a unirvi il Rosario. Non dimentichiamo che abbiamo come gruppo l'obiettivo della perpetua riparazione, divisa nella settimana, giorno per giorno per intenzione. Oggi lo preghiamo per le intenzioni della Madonna. Eccovi il link:
 Inoltre, per chi ancora non avesse letto il vangelo del gg, come me, ecco il cibo che toglie ogni fame.
Buon sabato, figli del Divino Volere e del Divino Amore.
Paola e Sam

VANGELO (Mc 4,35-41)
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
la tempesta sedata
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.


OMELIA

La barca con i discepoli e Gesù addormentato vicino al timone danno alla parabola un significato ecclesiale. La barca scossa dal vento e dalle onde è un'immagine della Chiesa che solca il mare tempestoso di questo mondo prima di raggiungere "l'altra riva", scossa dalle difficoltà che giungono da tutte le parti.
La sua fede in Gesù è la garanzia della sua serenità e della sua forza per non scoraggiarsi durante la traversata e non cessare di lottare malgrado le difficoltà. Perché è sempre Gesù che orienta la barca della sua Chiesa.
Gesù dorme nella barca ma allo stesso tempo si mostra Padrone e Signore degli elementi materiali; e questi gli obbediscono. Egli si manifesta a noi come Dio fatto uomo. I discepoli, che non hanno potuto fare nulla contro gli elementi, contemplano, ammirati, come un uomo li domini.
La Chiesa, cioè tutti noi che poniamo in Gesù tutta la nostra fede e la nostra fiducia, guidati da lui avanziamo con sicurezza fra le tempeste di questo mondo verso "l'altra riva", dove raggiungeremo la pace e la tranquillità di Dio.
Oggi meditiamo bene la figura di Gesù come Padrone della Creazione che nel Suo Volere e per mezzo del Suo Spirito vive e sussiste, opera e tutto dispone alla vita dell'uomo, ma anche come la nostra sicurezza, la nostra certezza e il nostro futuro di uomini sia sempre e solo nelle mani del Dio Altissimo, dalle Cui mani l'uomo è plasmato e per il Cui Amore vive.
Pertanto Gesù come Signore di tutto quanto vive.

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