Ss Arcangeli di Dio: Michele, Chi è come Dio, Gabriele, Forza di Dio, Raffaele, Salvezza di Dio |
La
Sacra Scrittura usa la denominazione di Arcangelo solo per San
Michele e lo fa nella lettera di Giuda.
Nel libro di Daniele, Michele viene chiamato "Il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo" (Dn 12, 1), ed anche "Michele, il vostro principe" (Dn 10,21).
Nel libro dell'Apocalisse appare come il capo vittorioso degli eserciti che lottano contro satana e la tradizione vuole che abbia scacciato dal cielo lucifero, insorto contro il Signore, al grido "Chi è come Dio?" ( che è il significato del nome Michele). Anche oggi, come allora, San Michele Arcangelo continua questa lotta contro il male, aiutando e sostenendo la Chiesa (e chiunque si ponga sotto la sua protezione) verso la vittoria finale di Gesù sulle tenebre.
Nel libro di Daniele, Michele viene chiamato "Il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo" (Dn 12, 1), ed anche "Michele, il vostro principe" (Dn 10,21).
Nel libro dell'Apocalisse appare come il capo vittorioso degli eserciti che lottano contro satana e la tradizione vuole che abbia scacciato dal cielo lucifero, insorto contro il Signore, al grido "Chi è come Dio?" ( che è il significato del nome Michele). Anche oggi, come allora, San Michele Arcangelo continua questa lotta contro il male, aiutando e sostenendo la Chiesa (e chiunque si ponga sotto la sua protezione) verso la vittoria finale di Gesù sulle tenebre.
PREGHIERA
A SAN MICHELE ARCANGELO
San
Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro aiuto contro
la malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su di lui il
suo dominio, preghiamo supplichevoli: e tu, o Principe della milizia
celeste, col divino potere ricaccia nell'inferno Satana e gli altri
spiriti maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime.
Amen.
La
Scrittura definisce San Raffaele "uno dei sette angeli che
stanno davanti al Signore"; tra i tre arcangeli, tuttavia,
Raffaele è quello meno conosciuto, probabilmente a casua del fatto
che egli appare solamente nell'Antico Testamento, e mai nel Nuovo,
dove figurano invece sia l'Arcangelo Michele che l'Arcangelo
Gabriele. Nella Sacra Scrittura si racconta di ciò che l'Arcangelo
San Raffaele fece per il giovane Tobia, divenendo sua guida e il suo
difensore, procurandogli la riscossione del suo credito, un felice
matrimonio e la guarigione del padre dalla cecità.
Il significato del suo nome è "medicina di Dio". Non a caso, San Raffaele è il protettore dei medici, e molti ospedali gli sono dedicati, a dimostrazione del continuo intervento nelle cose terrestri, in merito alla salute dell'anima e del corpo, ad opera di Raffaele.
Il significato del suo nome è "medicina di Dio". Non a caso, San Raffaele è il protettore dei medici, e molti ospedali gli sono dedicati, a dimostrazione del continuo intervento nelle cose terrestri, in merito alla salute dell'anima e del corpo, ad opera di Raffaele.
O
glorioso Arcangelo S. Raffaele che, dopo aver custodito gelosamente
il figlio di Tobia nel suo fortunoso viaggio, lo rendeste finalmente
ai suoi cari genitori salvo ed incolume, unito ad una sposa degna di
lui, siate guida fedele anche a noi: superate le tempeste e gli
scogli di questo mare procelloso del mondo, tutti i vostri devoti
possano raggiungere felicemente il porto della beata eternità.
Amen.
Tra
gli Angeli inviati da Dio, Gabriele occupa un posto di primaria
importanza. Gabriele in ebraico significa "Dio è grande",
e questo Angelo appare sempre come il messaggero di Dio per compiere
missioni speciali: lo troviamo, infatti, in quattro passi della
Bibbia e sempre come portatore di notizie felici.
Gabriele
spiega a Daniele la sua visione e poi lo consola (Dn 8,16; 9,20-27).
Ma
il suo ruolo più importante lo svolge con Zaccaria e poi con la
Santissima Vergine.
Annuncia
la nascita del Battista e l'incarnazione del Verbo. Porta a Maria il
saluto del cielo e la incoraggia a dare il suo consenso al piano
divino. "Non temere, Maria, perchè hai trovato grazia presso
Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai
Gesù...Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua
ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque
santo e chiamato Figlio di Dio" (Lc 1, 30-31; 1, 35).
Non
c'è mai stato sulla terra un messaggio più sublime di questo. E
proprio l'Arcangelo Gabriele fu incaricato di annunziarlo a Maria.
O
glorioso Arcangelo San Gabriele, io condivido la gioia che provasti
nel recarti quale celeste messaggero a Maria, ammiro il rispetto con
cui ti presentasti a lei, la devozione con cui la salutasti, l'amore
con cui, primo fra gli Angeli, adorasti il Verbo incarnato nel suo
seno e ti prego di ottenermi di ripetere con gli stessi tuoi
sentimenti il saluto che allora rivolgesti a Maria e di offrire con
lo stesso amore gli ossequi che allora presentasti al Verbo fatto
Uomo, con la recita del Santo Rosario e dell'Angelus Domini. Amen.
INVOCAZIONE
AI TRE ARCANGELI
Glorioso
Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti, difendici
contro tutti i nostri nemici visibili e invisibili e non permettere
mai che cadiamo sotto la loro crudele tirannia. San Gabriele
Arcangelo, tu che giustamente sei chiamato la forza di Dio,
poiché sei stato scelto per annunciare a Maria il mistero in cui
l'Onnipotente doveva manifestare meravigliosamente la forza del
suo braccio, facci conoscere i tesori racchiusi nella persona
del Figlio di Dio, e sii nostro messaggero presso la sua santa Madre!
San
Raffaele Arcangelo, guida caritatevole dei viaggiatori, tu che,
con la potenza divina, operi miracolose guarigioni, degnati di
guidarci nel corso dei nostro pellegrinaggio terreno e suggeriscici i
veri rimedi che possono guarire le nostre anime e i nostri corpi.
Amen.
LA
CORONA ANGELICA
La
corona adoperata per la recita della Corona Angelica è formata da
nove parti, ognuna composta di tre grani per le Ave Maria, preceduti
da un grano per il Padre nostro. I quattro grani che precedono la
medaglia con l'effigie di San Michele Arcangelo, ci fanno memoria che
dopo l'invocazione ai nove Cori angelici si recitano quattro Padre
nostro in onore dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
e del Santo Angelo custode.
Origine della Corona angelica
Questo pio esercizio fu rivelato dall'Arcangelo Michele stesso alla serva di Dio Antonia de Astonac in Portogallo.
Il Principe degli Angeli apparendo alla Serva di Dio disse che voleva essere venerato con nove invocazioni in ricordo dei nove Cori degli Angeli.
Ogni invocazione doveva comprendere il ricordo di un Coro angelico e la recita di un Padre nostro e tre Ave Maria e concludersi con la recita di quattro Padre nostro: il primo in suo onore, gli altri tre in onore di S. Gabriele, S. Raffaele e degli Angeli custodi. L'Arcangelo promise ancora di ottenere da Dio che colui che l'avesse venerato con la recita di questa coroncina prima della Comunione, sarebbe stato accompagnato alla sacra Mensa da un Angelo di ciascuno dei nove Cori. A chi l'avesse recitata ogni giorno prometteva la continua particolare assistenza sua e di tutti gli Angeli santi durante la vita e in Purgatorio dopo la morte. Benché queste rivelazioni non siano ufficialmente riconosciute dalla Chiesa, tuttavia tale pia pratica si diffuse tra i devoti dell'Arcangelo Michele e dei santi Angeli.
La speranza di ricevere le grazie promesse è stata alimentata e sostenuta dal fatto che il Sommo Pontefice Pio IX fece arricchire di numerose indulgenze questo pio e salutare esercizio.
Origine della Corona angelica
Questo pio esercizio fu rivelato dall'Arcangelo Michele stesso alla serva di Dio Antonia de Astonac in Portogallo.
Il Principe degli Angeli apparendo alla Serva di Dio disse che voleva essere venerato con nove invocazioni in ricordo dei nove Cori degli Angeli.
Ogni invocazione doveva comprendere il ricordo di un Coro angelico e la recita di un Padre nostro e tre Ave Maria e concludersi con la recita di quattro Padre nostro: il primo in suo onore, gli altri tre in onore di S. Gabriele, S. Raffaele e degli Angeli custodi. L'Arcangelo promise ancora di ottenere da Dio che colui che l'avesse venerato con la recita di questa coroncina prima della Comunione, sarebbe stato accompagnato alla sacra Mensa da un Angelo di ciascuno dei nove Cori. A chi l'avesse recitata ogni giorno prometteva la continua particolare assistenza sua e di tutti gli Angeli santi durante la vita e in Purgatorio dopo la morte. Benché queste rivelazioni non siano ufficialmente riconosciute dalla Chiesa, tuttavia tale pia pratica si diffuse tra i devoti dell'Arcangelo Michele e dei santi Angeli.
La speranza di ricevere le grazie promesse è stata alimentata e sostenuta dal fatto che il Sommo Pontefice Pio IX fece arricchire di numerose indulgenze questo pio e salutare esercizio.
Recita della Corona Angelica
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta, per essere salvati nell'estremo giudizio
1a Invocazione
Ad intercessione di S. Michele e del celeste coro dei Serafini, ci renda il Signore degni della fiamma di perfetta carità. Pater, tre Ave al 1° Coro Angelico.
2a invocazione
Ad intercessione di S. Michele Arcangelo e del Coro celeste dei Cherubini, voglia il Signore darci la grazia di abbandonare la vita del peccato e correre in quella della cristiana perfezione. Pater, tre Ave al 2° Coro Angelico.
3a invocazione
Ad intercessione di S. Michele Arcangelo e del sacro Coro dei Troni, infonda il Signore nei nostri cuori lo spirito di vera e sincera umiltà. Pater, tre Ave al 3° Coro Angelico.
4a invocazione
Ad intercessione di S. Michele Arcangelo e del coro celeste delle Dominazioni, ci dia grazia il Signore di dominare i nostri sensi e correggere le corrotte passioni. Pater, tre Ave al 4° Coro Angelico.
5a invocazione
Ad intercessione di S. Michele e del celeste Coro delle Potestà, il Signore si degni di proteggere le anime nostre dalle insidie e tentazioni del demonio. Pater, tre Ave al 5° Coro Angelico.
6a invocazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro delle ammirabili Virtù celesti, non permetta il Signore che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male. Pater, tre Ave al 6° Coro Angelico.
7a invocazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste dei Principati, riempia Dio le anime nostre dello spirito di vera e sincera obbedienza. Pater, tre Ave al 7° Coro Angelico.
8a invocazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste degli Arcangeli, ci conceda il Signore il dono della perseveranza nella fede e nelle opere buone. Pater, tre Ave al 8° Coro Angelico.
9a invocazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste di tutti gli Angeli, si degni il Signore concederci di essere da essi custoditi nella vita presente e poi introdotti nella gloria dei cieli. Pater, tre Ave al 9° Coro Angelico.
Un Padre nostro a San Michele.
Un Padre nostro a San Gabriele.
Un Padre nostro a San Raffaele.
Un Padre nostro allAngelo Custode.
Preghiamo
Onnipotente, sempiterno Dio, che con prodigio di bontà e misericordia, per la salvezza degli uomini hai eletto a Principe della tua Chiesa il glorioso San Michele, concedici, mediante la sua benefica protezione, di essere liberi da tutti i nostri spirituali nemici. Nell'ora della nostra morte non ci molesti l'antico avversario, ma sia il tuo Arcangelo Michele a condurci alla presenza della tua divina Maestà. Amen.
Onnipotente, sempiterno Dio, che con prodigio di bontà e misericordia, per la salvezza degli uomini hai eletto a Principe della tua Chiesa il glorioso San Michele, concedici, mediante la sua benefica protezione, di essere liberi da tutti i nostri spirituali nemici. Nell'ora della nostra morte non ci molesti l'antico avversario, ma sia il tuo Arcangelo Michele a condurci alla presenza della tua divina Maestà. Amen.
Nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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