Via
Crucis con suppliche alla Divina Misericordia
Mio
adorato Gesù sono qui ai Tuoi piedi, ai piedi del Crocifisso il Cui
muto messaggio non riesco a penetrare se non in superficie. Perdonami
Signore la mia infinita pochezza, miseria, fragilità, incostanza e
durezza di cuore. Per mezzo del Cuore dell'Addolorata
Madre e con l'intercessione e la compagnia di Santa Faustina
Kowalska, apostola della Divina Misericordia, voglio elevarTi la mia
preghiera e supplicare il Tuo Cuore di aver compassione e
misericordia proprio per la nostra estrema debolezza e povertà, e
impetrare misericordia per le anime del purgatorio, per tutti i
peccatori, specialmente quelli che in questo momento e in questo gg
stanno rischiando di cadere nell'inferno, per l'intera umanità del
nostro tempo, perchè il piano che vuoi realizzare attraverso noi
figli sia da noi compreso e accolto,
per
la santificazione e la fortificazione dei nostri pastori e per averne
di nuovi, santi, infiammati di amore per Te Eucaristia, per la
purificazione, il rinnovo nello Spirito Santo e l'unità della Tua
Chiesa e di tutti i cristiani sotto la guida del Papa come unico
pastore terreno, perchè ogni anima comprenda che al di sopra di
tutto, c'è il Bene Supremo del Tuo Divin Volere che vuol fare di noi
tanti cirenei al servizio del Servo di tutti, di Te, mio Grande Re,
Grandissimo nell'Amore, Straripante di Misericordia per ogni
creatura, Apice meraviglioso dell'Umiltà che solo in Maria Ss hai
potuto trovare rispondente come in uno specchio. Mio Salvatore, io
sono la più povera tra i poveri, perchè conosco il Tuo Amore ma non
lo so vivere come Tu desideri, percio' insegnami, prendimi tra le tue
braccia e mettimi dentro il Tuo Cuore, fammi bere nell'oceano
sconfinato della Tua Misericordia facendomi vivere la Tua Santissima
e Dolorosissima Passione. Voglio farti dolce incanto tuffandomi nel
Tuo Cuore, voglio immergermi nel Tuo Divin Volere e attingervi Tutto,
fare miei tutti gli atti della Tua Sacratissima Umanità in cui
splendeva e troneggiava il Divin Volere del Padre, ma soprattutto
Signore, come la mia sorellina Sammy mi sta insegnando, voglio fare
mio il Tuo Atto unico nell'intera storia della Creazione, voglio
unirvi tutti gli atti della mia povera e fragile umanità, voglio
porgere nel Tuo Cuore i miei sentimenti e i miei desideri di salvezza
fondendoli ai Tuoi, voglio che tutta la mia vita sia interamente
unita alla Tua in ogni atto da Te compiuto, pensato, desiderato,
voluto, voglio mettendomi tutta nel Tuo adorabile Cuore fare mio ogni
divino anelito e ricca di tutto il Tesoro del Tuo Cuore, voglio
baciare ogni cosa creata e ogni creatura frutto delle Tue Mani,
posandoti su tutto e su ciascuno, facendoti vivere in ogni creatura,
e poi renderti la Creazione intera rivestita, baciata e purificata
dal Tuo Amore, e renderti tutta la Gloria che noi creature nei secoli
e in ogni parte della terra ti abbiamo e ti continuiamo a sottrarre
per colpa del peccato. Per ogni creatura voglio renderti il Tuo
stesso amore, le tue stesse parole, pensieri, ringraziamenti,
adorazioni, preghiere, impetrazioni, fatiche, dolori, gioie,
rinuncie, penitenze, ogni atto della volontà compiuto da ogni
creatura tua, ma di te rivestito, da Te giustificato, da te
rimediato, da te corretto, da te santificato, da te esaltato per
rendere Gloria alla Santissima Trinità Celeste che le creature non
sanno amare, non sanno accogliere e non sanno ringraziare. Desidero
farlo anche attraverso questa Via Crucis, perchè i benefici del Tuo
Amore vengano su tutti elargiti, specie da coloro i quali ti
rifiutano, non ti conoscono e non te lo chiedono. Permettimi Gesù di
farlo io per loro, così come qualcuno nel corso della storia, lo
avrà fatto a suo tempo per me.
Desidero
che in ogni anima tu ci riveda te stesso come espressione del Tuo
Volere su tutto e tutti e che così rincuorato, amato, abbracciato,
Tu mio Signore possa trovare quel ricambio di amore che tanto brami e
che tanto fa mendicare il Tuo Cuore. Tu Padrone di tutto mendichi
qualcosa che già ti appartiene, perdonaci Cuore di Dio, così bello,
così puro, così santo, così umile....solo dandoti te stesso per
ricambio potro' offrirti qualcosa che ti appaghi, che sia degno di te
e che ti renda la giusta lode e gloria spegnendo quella sete e
saziando quella fame di amore delle creature che ti portano agli
eccessi d'amore.
Sia
questa Via Crucis espressione del Tuo Divin Volere per la salvezza di
noi peccatori, mezzo di santificazione per ogni anima che vorrà
unirvisi e fondervisi, a Gloria del Divin Padre, a Lode e
ringraziamento della Misericordia Divina che opero' e opera
continuamente e instancabilmente per la redenzione e la salvezza dei
peccatori. Maria Madre della Divina Misericordia, Madre della Divina
Volontà tu che sei Arca della misericordia e con tanta premura la
vai dispensando portando Gesù alle anime, Tu che hai generato nella
carne Colui per il Cui Volere tutto esiste e sussiste, fa' che per
tuo mezzo e uniti a S.Faustina Kowalska, otteniamo da Dio tutte le
grazie spirituali per vivere come Figli del Suo Volere ed espressione
della Sua Misericordia.
Amen!
1*
stazione: Gesù viene condannato a morte
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
“Non
hai dunque nulla da dire in tua difesa, o Re dei giudei? Non sai che
io ho il potere di liberarti o di farti uccidere?” “Tu non
avresti alcun potere su di me se non ti fosse stato dato
dall'Alto...” “Che faro' dunque con il vostro Re?”
“Crocifiggilo! Crocifiggilo! Crocifiggilo!” “ma che male ha
fatto?, in Lui io non ho trovato nessuna colpa che meriti la morte!”
“Crocifiggilo!” “Faro' dunque crocifiggere il vostro Re?”
“ Crocifiggilo!”
“Sia fatto secondo il vostro desiderio, ma io sono innocente di
questo sangue e me ne lavo le mani!” “Il Suo sangue ricada su di
noi e sui nostri figli!”........
Oh
dolcissimo Redentore, la Tua mitezza, il Tuo abbandono mi commuovono!
Tu, Re del creato, Tu Principe che giudicherai tutti, Tu Giusto che
rifletti la Perfezione della Santità e l'innocenza del Padre, Tu sei
catturato, inquisito, dileggiato e giudicato da poveracci, dalla
stessa polvere e cenere che solo per desiderio di amore hai posto in
vita dando loro il Tuo stesso Spirito per chiamarli dal niente della
polvere all'esistenza. Tu giustissimo condannato da peccatori, da
figli ingrati e malati nell'anima, da figli che il peccato ha reso
simili a lebbrosi, da mani che hanno assassinato, ladrato,
mercificato, porcificato, tradito, svenduto, costruito idoli e fatto
ogni sorta di opera iniqua....Tu, o dolce Gesù hai risposto a
Pilato, che nel suo orgoglio e anche nella sua ignoranza della
Verità, presumeva di avere le Tue sorti tra le sue umane mani....e
tu cosa rispondi a questo tuo figlio che non ti conosce? Che se la
Tua Divina volontà così non avesse voluto disporre per la salvezza
del mondo, non saresti certo stato messo tra le mani sporche
dell'uomo per essere giudicato, condannato e ucciso....l'uomo non
avrebbe nessun potere se Dio non lo permettesse...e quando ce l'ha
dovrebbe saperlo usare per salvare la sua e le altrui anime, per
edificare i suoi sottoposti e i suoi sudditi e non farsene motivo di
condanna al fuoco eterno.
Per
questo Tuo doloroso rinnegamento, ti prego mio Re, di ottenermi la
purezza dell'anima e la sincerità dello sguardo, libero da
corruzioni e orgoglio, un cuore umilissimo e povero di ogni umana
gloria, per potere anziché dire al mondo: “Crocifiggilo!” dirti
per me stessa: Signore, crocifiggimi! Fammi capire bene Gesù che non
sono nessuno per giudicare gli altri, come gli ebrei e Pilato non lo
erano per giudicare Te, ma che debbo giudicare me stessa per i miei
peccati, per i miei sbagli e per indurre anche altri fratelli, che
sono come me fragili e bisognosi di perdono, nei miei stessi errori!
O Gesù fammi capire che ogni giudizio altrui è una condanna nuova a
Te alla crocifissione...è frutto della mia presunzione di essere
giusta e migliore degli altri, è lezzo maleodorante di superbia!
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
2*
stazione: Gesù viene caricato della Croce
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Maltrattato,
si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca. (Isaia 53, 7-12)
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca. (Isaia 53, 7-12)
Questo
verso di Isaia Signore mi lascia turbata...mi fa comprendere quanto
poco ti rassomiglio e quanta strada ho da fare verso il mio incontro
vero con Te.
E'
quando sono in difficoltà e non mi lamento che ti assomiglio Gesù,
è
quando non lascio che la sfiducia nelle prove, talvolta dure, non
abbattano la mia fiducia in te, che ti assomiglio Gesù,
è
quando comprendo che le croci sono grazie alla santificazione e
smetto di lamentarmi e di mormorarmi anche per una minima inezia, che
ho davvero iniziato a percorrere i tuoi sentieri Gesù,
è
quando accetto tutto quanto Tu permetti che incontri nel mio cammino
della vita, che ho imparato ad amare e ad abbracciare la tua Divina
Volontà!
È
quando non rifiuto le difficoltà e non mi abbatto che ho abbracciato
la Tua stessa Croce! E posso davvero pensare: inizio ad assomigliare
al mio Redentore!
E'
quando vivo ogni situazione della mia vita, pienamente fiduciosa nel
Tuo progetto che riparo alla disubbidienza dei progenitori e a tutte
le disubbidienze causa ed origine di ogni peccato e motivo della Tua
condanna a morte, Gesù!
Percio'
per questa stazione del Tuo dolore Signore, ti prego, ti supplico,
donami la forza e la fede nelle prove......
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
3*
stazione: Gesù cade per la prima volta
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
“Popolo
mio, che male ti ho fatto?
In che cosa ti ho contristato?
Se ti ho fatto del male, percuotimi,
se non ti ho fatto del male
perché mi tratti così?”.
(Lamentazioni)
In che cosa ti ho contristato?
Se ti ho fatto del male, percuotimi,
se non ti ho fatto del male
perché mi tratti così?”.
(Lamentazioni)
Signore
mi pare di sentirti rivolgere questo straziante lamento al cuore
corrotto e malato di tutti gli uomini che sono nel tuo libro della
Vita...”perchè figli miei a cui tutto ho donato e che ho posto
come Re, elevandovi alla Mia regale dignità, sull'intera creazione,
frutto e dono del Mio immenso Amore per voi, mi rendete male per
bene, mi bestemmiate, mi rinnegate, mi insultate, volete a Me
sostituirvi facendovi servi e SCHIAVI di colui per colpa del quale è
entrata nella vostra vita la morte? Il dolore? La paura, l'angoscia?
Tutte le ripugnanti opere del male? Io figli, non vi avevo destinati
a questo, perchè al pari di me, in una perfetta innocenza ed eterna
felicità vi avevo resi eredi di tutti i miei beni, non ho tenuto per
mio tutto il mio tesoro, ma nel mio amore ho voluto che altro amore
vi fosse con un amore simile al mio e a me destinato: quello del
vostro cuore di uomini...voi davate a me il vostro amore di creature
e io nell'eterna felicità a vostra disposizione vi ricambiavo con
altro e più grande amore....nessuna macchia, nessuna anticarità,
nessun ostacolo si frapponeva fra il vostro amore ed il Mio! Se
poteste vedervi quali eravate, così simili e pieni di me, splendenti
di santità e rivestiti della mia Gloria! Non io sono la causa delle
vostre pene, anzi, io mi sono fatto uomo per farmene carico e
sottrarvici voi! Perchè figli, le pene sono conseguenza di aderire
al male e alla morte, rinnegando in Me voi stessi e le vostre
origini! Peccando voi vi snaturate e soffrite! Perchè volete
aumentare le vostre iniquità dando a me le colpe delle vostre
scelte? Rientrate in voi, guardatemi, io sono caduto a terra,
prostrato di dolori, per mostrarvi tangibilmente come il peccato
degrada, umilia, sfigura, abbatte tutto quanto è puro e bello, per
dare in cambio dolore, morte, infelicità, squallore, e
disperazione...perchè allora figli miei se vi ho rivelato e ancora
lo faccio, tutte queste verità, voi ancora non vi volgete a me e vi
rialzate? Non vedete che nonostante le vostre mostruosità nei miei
confronti e le ingratitudini, gli scempi che si fanno del mio nome e
delle mie sacre immagini, nonché specie eucaristiche, io vengo
piangente per supplicarvi di volervi salvare? Voi figli del mio
cuore, che fate questioni di orgoglio maledetto su tutto, non capite
che questo abbassamento a voi che supera le vostre infinite offese,
tanto gravi e scandalose, è frutto del mio amore che prova pena per
voi che vi autocondannate alle pene eterne?
Voi
che di inezie fate conflitti e ragioni di principio, non pensate che
Dio va oltre le vostre offese perchè vuole tutti sul Suo Cuore di
Padre? E pertanto cosa vale per Dio l'orgoglio? Nulla. E' alito
infernale verso il non amore, verso il non perdono, verso
l'anticarità.
Ma
il Padre vostro sa quanto bisogno di essere perdonati e amati voi
abbiate!
Rialzatevi
figli miei, rivestitevi della vostra originaria bellezza, io Gesù
sono nato per questo e mi sono spogliato di me stesso per rivestire
voi della mia forza, della mia dignità e della mia legittima e
meritata eredità di figlio di Dio!”
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
4*
stazione: Gesù incontra Sua Madre
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Uno
di quegli insolenti, pieno d'arroganza, chiese agli altri: «Chi è
quella donna che tanto si lamenta?». Gli fu subito risposto: «E la
madre del Galileo».
Subito gli scellerati la colmarono di beffe e la segnarono a dito; uno di essi presentò al suo sguardo addolorato i chiodi che dovevano servire alla crocifissione del Figlio. Vidi i farisei passare superbi sui loro cavalli, seguiti dal giovinetto che recava l'iscrizione. A pochi passi di distanza seguiva Gesù con l'orrenda corona di spine. Il Signore barcollava ed era sanguinante sotto la pesante croce. Gli occhi spenti e arrossati del Cristo sofferente gettarono sulla santa Madre uno sguardo compassionevole.
Toccata da quello sguardo colmo di misericordioso amore, la santa Vergine giunse le mani e si appoggiò al portone per non cadere. Era pallida ed aveva le labbra livide. Il Signore inciampò e barcollò, poi cadde per la seconda volta sotto il peso della croce. La Madre di Gesù, accecata dal dolore, non vide più né i soldati né gli altri, ma solo il Figlio sanguinante torturato dagli aguzzini. Nell'impeto del suo amore, si precipitò in mezzo ai carnefici nel tentativo di abbracciarlo, così cadde in ginocchio vicino a lui e se lo strinse tra le braccia. Udii esclamare: «Figlio mio!...», «Madre mia!...», ma non sono certa se queste parole fossero state pronunciate realmente o solo nello spirito.Vidi i soldati commossi di fronte a quella Madre straziata dal dolore: essi avevano cercato di respingerla ma non ebbero il coraggio di farle del male. Vi fu un momento di confusione generale, in cui Giovanni e le pie donne ne approfittarono per rialzare Maria...
Subito gli scellerati la colmarono di beffe e la segnarono a dito; uno di essi presentò al suo sguardo addolorato i chiodi che dovevano servire alla crocifissione del Figlio. Vidi i farisei passare superbi sui loro cavalli, seguiti dal giovinetto che recava l'iscrizione. A pochi passi di distanza seguiva Gesù con l'orrenda corona di spine. Il Signore barcollava ed era sanguinante sotto la pesante croce. Gli occhi spenti e arrossati del Cristo sofferente gettarono sulla santa Madre uno sguardo compassionevole.
Toccata da quello sguardo colmo di misericordioso amore, la santa Vergine giunse le mani e si appoggiò al portone per non cadere. Era pallida ed aveva le labbra livide. Il Signore inciampò e barcollò, poi cadde per la seconda volta sotto il peso della croce. La Madre di Gesù, accecata dal dolore, non vide più né i soldati né gli altri, ma solo il Figlio sanguinante torturato dagli aguzzini. Nell'impeto del suo amore, si precipitò in mezzo ai carnefici nel tentativo di abbracciarlo, così cadde in ginocchio vicino a lui e se lo strinse tra le braccia. Udii esclamare: «Figlio mio!...», «Madre mia!...», ma non sono certa se queste parole fossero state pronunciate realmente o solo nello spirito.Vidi i soldati commossi di fronte a quella Madre straziata dal dolore: essi avevano cercato di respingerla ma non ebbero il coraggio di farle del male. Vi fu un momento di confusione generale, in cui Giovanni e le pie donne ne approfittarono per rialzare Maria...
(la
quarta stazione della via Crucis vista dalla beata Anna Caterina
Emmerick)
Madre
mia, ti abbraccio e a te mi unisco nelle pene che i miei e altrui
peccati acuiscono per come accasciano Gesù nel dolore,
nell'annientamento! Madre le tue lacrime siano motivo vivo dentro la
mia anima che mi impedisca di essere cieca di fronte alle conseguenze
che lo scegliere il male comportano. Il male e il peccato da me
abbracciato e in cui incautamente mi pongo, costringono Gesù in tale
stato di dolore, da renderlo irriconoscibile! La bellezza e
l'imponenza del mio Dio sono da me svilite, imbrattate, ricoperte da
ogni obbrobrio...che pena Madre, sono io, io e i peccati di tutti a
fare questo a Dio e a rendere Te così addolorata da farmi piangere
di pentimento e di vergogna! Quale cuore puo' vedere piangere una
madre e restarne intoccato? Le tue lacrime madre mi risveglino dal
vile sonno e dalla tiepidezza della fede e siano di protezione alla
mia anima nei confronti delle tentazioni della vita. Addolorata Madre
stringimi al tuo cuore così straziato e non permettermi di uscirne!
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
5*
stazione: Gesù aiutato dal Cireneo a portar la Croce
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Dal
Vangelo secondo Marco. 15, 21-22
Allora costrinsero un tale che passava,
un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna,
padre di Alessandro e Rufo,
a portare la croce.
Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota,
che significa luogo del cranio.
Allora costrinsero un tale che passava,
un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna,
padre di Alessandro e Rufo,
a portare la croce.
Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota,
che significa luogo del cranio.
Penso
mio Gesù a come quando noi pensiamo di aver tracciato secondo la
nostra umana volontà il giusto percorso per la nostra vita, fatto i
nostri progetti, deciso i nostri passi, stabilito la nostra rotta e
disegnato le nostre carte:qualcosa avviene sulla nostra strada e ci
dobbiamo fermare...contrattempi, problemi altrui, sofferenze di
fratelli, chiamate ad aiuti di vario tipo, progetti che vanno in
fumo, risultati che non ci attendevamo per gli sforzi fatti nel
lavoro, in famiglia o nella scuola....incomprensioni, cadute,
fallimenti....malattie..
e
ci domandiamo: perchè? Cosa ho fatto di male? Che cosa mi ha
meritato di non poter esaudire questo o quel mio progetto proprio ora
che stavo riuscendo nel mio scopo????
e
qui le tue sacre orecchie sono pronte a sentirsi offendere e vessare
con bestemmie, attribuzioni di colpe, risentimento....ah allora Dio è
ingiusto! Se esistesse davvero non permetterebbe a me che sono buono
e che ho fatto solo del bene questo o quello, lasciando invece i
malvagi a bearsi e godere nella loro ingiustizia e opulenza! Gesù,
povero Salvatore, che pena questi peccatori! Essi non sanno vedersi
per come sono, i fratelli sono sempre più spregevoli ai loro occhi e
meritevoli solo di castighi, e non comprendono che sia gli uni che
gli altri, tutti abbisognano di perdono, chi più e chi meno e che
davanti alla Giustizia Divina da cui nessuno puo' sfuggire, ognuno
risponderà del proprio operato e vissuto e sarà valuto e ripagato
con lo stesso amore che avrà in vita saputo dare e darTi.
E'
solo la tua Misericordia che dona altro tempo perchè il Tuo Divin
Volere vuole tutti recuperare, tutti guarire e tutti salvare! Ogni
anima necessita dei propri tempi, così come ogni ammalato ha da
trascorrere secondo la gravità della malattia,più o meno gg di
degenza per il sopraggiungere della completa guarigione. La
Misericordia è scambiata per iniquità e ingiustizia! Poveri ciechi
peccatori....
Signore,
per tutti i contrattempi che hai posto e poni nella mia vita, per i
mezzi con cui sbarri il mio cammino, mettendo un freno alla mia
superbia, ai miei progetti di fumo, per l'amore con cui tutto disponi
perchè io metta da parte la mia umana e povera volontà, così
fallace, così incostante, così poco pregna d'amore, così
fuorviante verso il mio vero bene, grazie, ora e per tutta l'eternità
a nome mio e di tutte le creature, anche quelle che non sanno vedere
le difficoltà come paletti messi dalla Misericordia per evitare loro
un grande male e il peggiore che ci possa essere: la dannazione
dell'anima per egoismo, disinteresse, cieca ambizione, orgoglio e
superbia. Fai di me una cirenea Gesù, dammi croci, tutto quanto Tu
vedi bene per l'anima mia e opportuno alla mia crescita nel Tuo
Amore, sempre protesa verso quella Croce che mi ottiene l'eterna
gioia nel mio incontro con Te.E anche se naturalmente recalcitrante
alla croce, donami di guardarti sotto quel tremendo peso per piegare
la mia volontà al Tuo Supremo Volere che è Amore!
Simone
di Cirene, che incontrando il Salvatore carico della Croce e portando
un pochino del Suo peso enorme ne hai ottenuto in cambio guarigione e
salvezza, ottieni a noi fratelli tuoi, che anche noi per le nostri
croci otteniamo la conversione del cuore e l'Amore a Dio!
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
6*
stazione: Gesù incontra Veronica (visione della Beata Emmerick)
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
...vidi
una donna uscire da una casa e gettarsi davanti al corteo. Costei era
alta e bella e conduceva per mano una giovinetta. La donna si
chiamava Serafia ed era moglie di Sirach, un membro del consiglio del
tempio. Per dell'avvenimento di questo giorno fu chiamata Veronica..
Serafia aveva preparato a casa un eccellente vino aromatico per
confortare Gesù sul doloroso cammino. Impaziente di compiere la sua
offerta, la pia donna era uscita più volte per andare incontro alla
triste processione. Infatti l'avevo vista correre al fianco dei
soldati tenendo per mano la sua figlia adottiva di circa nove anni.
Poiché non le era stato possibile aprirsi un varco tra i soldati per
raggiungere il Redentore, ella era rientrata a casa per attendere il
passaggio del corteo. Giunto l'atteso momento, Serafia discese nella
strada, velata e con un sudario di lino sulle spalle. La bimba,
tenendosi stretta vicino a lei, manteneva nascosto sotto il
grembiulino il vaso chiuso di vino aromatico.
Questa volta Serafia attraversò d'impeto la folla venendo finalmente dinanzi a Gesù. Invano i soldati avevano cercato di trattenerla. Alla presenza del Figlio di Dio ella cadde in ginocchio: fuori di sé dalla compassione, dispiegò per uno dei lati il sudario e gli disse: «Oh, fammi degna di tergere il volto del mio Signore!». Gesù prese il velo con la mano sinistra e lo compresse sul suo volto insanguinato, indi muovendo la sinistra col sudario verso la destra che manteneva il capo della croce, strinse il lino con entrambe le mani e glielo rese.
Serafia baciò la stoffa, se la mise sotto il manto e si rialzò... Il corteo si era arrestato, i farisei e i carnefici, assai irritati, si misero a colpire Gesù, mentre Veronica rientrò in fretta a casa sua... Il lino era tre volte più lungo che largo, abitualmente lo si portava attorno al collo; un'altra stoffa simile si portava pure sulle spalle. A quel tempo, vi era l'uso di andare con i sudari dalle persone malate, o in qualche modo afflitte, e di asciugare loro il viso in segno di amorevole compassione.
Veronica appese il sudario al capezzale del suo letto e lo venerò per tutta la vita. Dopo la sua morte, questo fu passato dalle pie donne alla santa Vergine e poi alla Chiesa degli apostoli. Serafia era nata a Gerusalemme ed era cugina di Giovanni Battista. La pia donna aveva almeno cinque anni più della santa Vergine e aveva assistito al suo matrimonio con san Giuseppe... Durante l'infame giudizio del tribunale di Caifa, Sirach si dichiarò a favore di Gesù e prese posizione con Giuseppe e Nicodemo, e come loro si separò dal sinedrio. Malgrado i suoi cinquant'anni, Serafia era ancora una bella donna. La domenica delle Palme, per onorare l'entrata trionfale del Signore a Gerusalemme, si era tolta il velo e l'aveva steso sulla strada dove egli passava. Fu questo stesso velo che ella porse a Gesù per alleviare le sue sofferenze. Il santo velo è tuttora oggetto di venerazione nella Chiesa di Cristo.
Questa volta Serafia attraversò d'impeto la folla venendo finalmente dinanzi a Gesù. Invano i soldati avevano cercato di trattenerla. Alla presenza del Figlio di Dio ella cadde in ginocchio: fuori di sé dalla compassione, dispiegò per uno dei lati il sudario e gli disse: «Oh, fammi degna di tergere il volto del mio Signore!». Gesù prese il velo con la mano sinistra e lo compresse sul suo volto insanguinato, indi muovendo la sinistra col sudario verso la destra che manteneva il capo della croce, strinse il lino con entrambe le mani e glielo rese.
Serafia baciò la stoffa, se la mise sotto il manto e si rialzò... Il corteo si era arrestato, i farisei e i carnefici, assai irritati, si misero a colpire Gesù, mentre Veronica rientrò in fretta a casa sua... Il lino era tre volte più lungo che largo, abitualmente lo si portava attorno al collo; un'altra stoffa simile si portava pure sulle spalle. A quel tempo, vi era l'uso di andare con i sudari dalle persone malate, o in qualche modo afflitte, e di asciugare loro il viso in segno di amorevole compassione.
Veronica appese il sudario al capezzale del suo letto e lo venerò per tutta la vita. Dopo la sua morte, questo fu passato dalle pie donne alla santa Vergine e poi alla Chiesa degli apostoli. Serafia era nata a Gerusalemme ed era cugina di Giovanni Battista. La pia donna aveva almeno cinque anni più della santa Vergine e aveva assistito al suo matrimonio con san Giuseppe... Durante l'infame giudizio del tribunale di Caifa, Sirach si dichiarò a favore di Gesù e prese posizione con Giuseppe e Nicodemo, e come loro si separò dal sinedrio. Malgrado i suoi cinquant'anni, Serafia era ancora una bella donna. La domenica delle Palme, per onorare l'entrata trionfale del Signore a Gerusalemme, si era tolta il velo e l'aveva steso sulla strada dove egli passava. Fu questo stesso velo che ella porse a Gesù per alleviare le sue sofferenze. Il santo velo è tuttora oggetto di venerazione nella Chiesa di Cristo.
Signore,
per l'amore e la solerzia con cui lasciasti impresso nel telo della
pia Veronica il Tuo Volto Santo per dare premio alla virtù della
pietà, ti supplico di darmi un cuore pietoso, dove non ristagnino
risentimenti e animosità, dove non viva l'antipatia, ma sul modello
del Tuo Volto Divino sempre misericordioso e buono, rendimi luminosa
nella misericordia verso il mio prossimo, facendo risplendere su di
me la luce del Tuo Santo Volto. Possano tutti coloro che credono in
Te, in spirito si verità e sincerità, ottenere impressa nella loro
anima l'effigie del Tuo Tenerissimo e Amorevole Volto! La bellezza
del Tuo Viso o Gesù sia rimedio alla bruttezza del mio che il
peccato rende brutto e nell'ora della mia morte mi guardi con la
stessa pietà che riservasti in vita a tutti i peccatori, ottenendomi
abbondanza di perdono...
Di
te ha detto
il mio cuore:
"Cercate il suo volto";
il tuo volto, Signore,
io cerco.
Non nascondermi
il tuo volto,
non respingere con ira
il tuo servo.
(Salmo 27,8-9)
il mio cuore:
"Cercate il suo volto";
il tuo volto, Signore,
io cerco.
Non nascondermi
il tuo volto,
non respingere con ira
il tuo servo.
(Salmo 27,8-9)
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
7*
stazione: Gesù cade la seconda volta
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
“Non
hanno bisogno
del medico i sani,
ma gli ammalati;
non sono venuto a
chiamare a penitenza
i giusti, ma i peccatori”.
(Lc. 5,31)
del medico i sani,
ma gli ammalati;
non sono venuto a
chiamare a penitenza
i giusti, ma i peccatori”.
(Lc. 5,31)
Quanti
peccati aveva il Salvatore da riparare, da giustificare agli occhi
del Padre per restaurare la Gloria che i peccatori avvelenati dalla
gelosia e dalla superbia del maligno hanno voluto e ancora vogliono
sottrarGli! Quanto dolore Gesù si è voluto addossare per stornare i
giusti castighi paterni verso figli davvero malvagi, restii ad ogni
chiamata d'amore, ad ogni minimo ravvedimento! Come quei capri che il
Pastore ad ogni costo cerca di tener mansueti, ben sapendo che da
loro non possono che abbandonare il gregge e perdersi in cattivi
sentieri...E Se Gesù non si fosse fatto peccato a nostro beneficio,
quanto duro avrebbe dovuto essere il Braccio della Divina Giustizia
per togliere di mezzo l'iniquità? Ogni peccato fa ricadere Gesù, lo
riaccascia per giustificare davanti al Padre la nostra debolezza e
ottenerci misericordia e grazia. Gesù cadendo rialza noi! Ma
dobbiamo rispondere alla grazia che ci ha ottenuto con il serio
intendimento di evitare quel peccato che ci ha indotto a questa
miseria e a questa offesa. Dobbiamo gioire perchè il nostro Dio ha
preferito fare di noi l'oggetto del Suo Immenso amore e della Sua
Misericordia, piuttosto che della Sua giusta collera e indignazione!
Andiamo allora da Gesù, facciamoci perdonare, rialzare, fasciare le
ferite dell'anima e guarire...forse hanno bisogno i sani del medico?
No ma i malati sì. E noi tutti siamo malati nell'anima e senza Gesù
non possiamo andare da nessuna parte, la nostra fragilità, la nostra
incorrispondenza all'amore ci fa deboli e ci indurrà nuovamente a un
peccato sempre peggiore....
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
8*
stazione: Gesù incontra le donne piangenti di Gerusalemme
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Circondata
da Giovanni e dalle pie donne, l'Addolorata fu portata via e il
corteo proseguì il suo triste cammino... Frattanto la soldataglia
aveva rialzato Gesù e gli aveva rimesso la croce sulle spalle. In
mezzo alla masnada, che seguiva il corteo per ingiuriare il Signore,
vidi alcune donne velate piangere in silenzio. (Rivelazione alla
Emmerick)
“Donne
non piangete su di me, ma sui vostri figli! Perchè se trattano così
il legno verde che avverrà del legno secco?”
Gesù
tu ami coloro che compatiscono i tuoi e gli altrui dolori. A cio' tu
ci chiami, amandoci fraternamente, portando i pesi gli uni degli
altri, così come quando volentieri gioiamo nella gioia altrui (se il
tarlo dell'invidia non opera) così dobbiamo consolare chi è nel
dolore e nella prova.
Ma
è guardando alla masnada di manigoldi, fiere fameliche di malvagità
e di sangue, senza cuore, in balia della brutalità della bestia che
le tiranneggia e le domina a mo' di schiavi, che tu vuoi che piangano
le donne. E' guardando ai peccati dei figli del mondo che le donne
debbono piangere, preoccupandosi delle anime che Dio dona loro nei
figli, come futuri eredi del Suo Cielo. Gesù avendo avuto molte
donne che lo seguivano per servirlo con carità e bontà durante
l'evangelizzazione della Palestina, aveva sperimentato la grandiosità
che il cuore di una donna dischiudeva quando a Dio si apriva
nell'amore, nonché la prontezza nel servire amando come mogli, come
madri, come sorelle. In esse l'esempio primo è Maria Vergine,
perfetta nel servire e nell'amore e alla scuola di Maria abbiamo
Salomè, madre di Giacomo e Giovanni di Zebedeo, Maria di Cleopa
madre dei cugini di Gesù, Maria Maddalena rendenta dal perdono di
Cristo, sorella di Marta e Lazzaro, e la moglie di S. Pietro.
Percio'
Dio per salvare le anime conta molto sul cuore delle donne.....da
mogli e madri sante si ottengono santi mariti e santi figli, quindi
sante famiglie. E se molti discutono sulla verità di questa cosa,
non hanno capito che per la preghiera di queste donne virtuose e
buone, Dio ottiene i più grandi miracoli.
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
9
stazione: Gesù cade per la terza volta
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Ma
al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità. (Is.53, 10-12)
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità. (Is.53, 10-12)
Per
i peccatori più ostinati e più incalliti, per chi non ha ancora
deciso per Dio e resta con un piede affondato nel peccato, per chi
tradisce la grazia e abusa della misericordia senza una contrizione
vera dei propri peccati, Gesù cade ancora e ancora cadendo vuol
rialzare l'anima. L'amore di Dio non si arrede alla umana pertinacia
al male, l'Amore ama, né puo' far a meno di essere cio' che è:
Perdono e Misericordia, perchè così Dio nel Suo Volere ha disposto:
che la Misericordia fosse avanti alla Sua Giustizia, per sottrarre
dal giogo della morte coloro che il nemico tiene incatenati come
schiavi. Dio Padre ha posto davanti alla Sua Santità che è
Giustizia Perfetta, il Braccio del Figlio che è Misericordia, la
stessa che Egli ci ottiene per mezzo dei meriti infiniti della Sua
incarnazione, della Sua Vita che ha per ogni uomo riparato con
perfezione d'umiltà e di obbedienza fino al supremo sacrificio
d'amore con la morte di Croce per ottenere la Vita a tutti i lontani
dal Suo Cuore. Nessun peccato puo' superare l'Immensità della
misericordia divina, percio' tanto più la creatura è infangata per
la colpa, tanto più agli occhi di Dio è bisognosa di misericordia.
Gesù ha pagato per annullare l'iniquità di noi tutti e non far
fruttare i meriti della sua dolorosa passione beneficiando dei
sacramenti istituiti per far trionfare la misericordia, è il più
grande peccato con cui l'uomo possa offendere Dio...l'ingratitudine e
questa si traduce nella presunzione di ritenersi più grandi nel
peccato di quanto non lo sia la Divina Misericordia o nel ritenersi
non bisognosi di alcun perdono...in entrambi i casi si offende la
Bontà di Dio che nessuna creatura è in grado di vagliare per
immensità e che ben è stata fissata nei secoli nella Vista del
Cristo Crocifisso!
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
10*
stazione: Gesù spogliato delle Sue Vesti.
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
«Pur
essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso, assumendo la condizione
di servo» (Fil 2, 6-7).
Gesù
è Dio e dacchè il peccato entro' a far parte della storia
dell'uomo, da sempre Egli, di tutto Creatore e Padrone, fu oggetto di
spodestamento e di emulazione invidiosa, fin anche alla negazione più
totale per permettere alla creatura di sostituirsi a Colui da cui
venne plasmata e fatta vivere. Gesù per mostrare il Volto di Dio,
che è in antitesi alla Superbia, Egli che di tutto avrebbe diritto e
primato di vantarsi, si fa umilissimo, il più povero tra i poveri,
il più abietto agli occhi della creatura, per rendere nulle tutte le
cose che sono. Le grandezze umane, gli umani consensi, le glorie
umane, sono al Cospetto divino tante putretudini che non meritano
alcuna considerazione. Tanto più si è spogli davanti a Dio e ci si
piega davanti al Signore chiedendo aiuti e forza a sostegno della
propria creaturalità e povertà, sapendosi umiliare innanzi alla
Grandezza Sua, comprendendo che senza Dio siamo davvero vermi che
strisciano in nulla autosufficenti e per tutto dipendenti, tanto più
saremo come Gesù, spogli di vanità e superbia, di ogni malefico
orgoglio, vestiti di Gloria e potenza divina.
Gesù
spoglio' se stesso umiliandosi davanti al Padre per riparare alle
superbie umane e per rivestire i fratelli perduti dei suoi abiti
regali. Diede la sua umana dignità in riscatto della nostra, per
poter riacquistarci la dignità di figli perduta.
Gesù
non tenne la sua eredità di Figlio unigenito gelosamente per sé, ma
proprio perchè la logica dell'Amore divino è condivisione e Vita,
nessuna gelosia e nessun egoismo potè impedire al Legittimo erede di
farne partecipi i fratelli che per colpa del peccato non sapevano più
che cosa fosse questo amore e non ne avrebbero più potuto godere.
L'Amore si dona, l'Amore è desiderare la gioia dell'Amato. Grazie
Gesù di esserti spogliato per rivestire me, ma ora ti prego
spogliami dal mio maledetto orgoglio, dalla mia superbia, dal mio
desiderio di essere bello e grande agli occhi del mondo, perchè solo
così io sapro' accoglierti e non vanificare quella profondissima
umiltà con cui deponesti i tuoi averi e le tue ricchezze ai miei
piedi, io che non le ho meritate. Sia l'unica mia veste il Tuo amore
per me e i Tuoi preziosi meriti che mi acquistarono il battesimo e la
salvezza!
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
11*
stazione: Gesù inchiodato alla Croce
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Inoltre
si caricò delle nostre sofferenze e si addossò i nostri dolori, per
noi fu colpito perché per le sue piaghe noi fossimo risanati (cfr.
Is 53, 4-5) e ancora ci ha riscattati dalla maledizione, divenendo
egli stesso per amor nostro maledizione (cfr. Gal 3, 13), e andò
incontro ad una morte oltremodo ignominiosa per ricondurre noi ad una
vita gloriosa.
Non si contentò di richiamarci dalla morte alla
vita, ma anzi ci rese anche partecipi della sua stessa divinità e ci
tiene preparata una gloria eterna che supera in grandezza qualunque
valutazione umana.
Che cosa dunque potremo rendere al Signore «per tutto quello che ci ha dato?» (Sal 115, 12). Egli è tanto buono da non esigere nemmeno il contraccambio: si contenta invece che lo ricambiano col nostro amore.
Che cosa dunque potremo rendere al Signore «per tutto quello che ci ha dato?» (Sal 115, 12). Egli è tanto buono da non esigere nemmeno il contraccambio: si contenta invece che lo ricambiano col nostro amore.
Gesù
benedico, bacio, ringrazio e adoro ogni foro con cui i chiodi simbolo
dei nostri peccati ti inchiodarono alla Croce. Ti chiedo perdono per
tutti i peccati perpetrati nella storia dell'uomo dalle creature, ti
offro le lacrime di Maria Ss come balsamo a lenire queste sofferenze
e ti supplico in virtù del dolore che patisti in queste piaghe e del
sangue che ne fuoriuscì di salvare l'umanità così malata, così
bisognosa dei tuoi infiniti meriti per salvarsi dal baratro. Le tue
piaghe salvino i peccatori fin a raggiungerli in ogni confine della
terra, convertano i restii alla grazia, confermino nella fede i
credenti, fortifichino i sacerdoti e santifichino la Santa Chiesa,
sollevino i poveri, consolino gli afflitti, tengano unite le
famiglie, portino ovunque la pace, benefichino le anime purganti e
affrettino il loro ingresso nell'eterna beatitudine, seminino il
pentimento in punto di morte e la salvezza dei potenziali dannati,
guariscano ogni sorta di malattie ed infermità, siano sorgente viva
ed eterna di nuove santissime vocazioni, di ardenti preghiere, di
penitenze generose, di salvezza per il mondo intero! Gesù fa' che un
gg davvero innanzi a te possiamo dirTi: Signore per le Tue piaghe
siamo stati guariti!
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
12*
stazione: Gesù muore sulla Croce
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Perciò
io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori. (Is. 53, 12)
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori. (Is. 53, 12)
Gesù
muore, non prima di averci affidato alle cure di Maria Ss per essere
guidati verso un amore autentico e a Dio gradito. Gesù impetra
perdono per tutti i peccatori, di ogni tempo e luogo, distrugge la
morte con il fiat supremo alla Divina Volontà e non ci puo' essere
obbedienza più grande di chi è disposto a dare al Padre tutto se
stesso rendendo al Padre cio' che è Suo: la vita che in noi è stata
donata. Gesù la rende in piena giustizia, senza mai averla macchiata
di peccato, avendola vissuta sempre in perfetta aderenza al Volere
paterno, senza nulla riserbare per sé se non i peccati di tutti, per
lasciarli appesi alla Croce come pegno della Sua Misericordia ed
intercessione eterna per gli uomini davanti a Dio.
Gesù
muore per dare a noi la Sua vita. Possiamo dire no a chi ci ama a tal
punto?
Questo
amore culminato in un dono che più grande non esiste, deve per
giustizia essere ricambiato e se noi dischiuderemo le porte del
nostro cuore alla Grazia, la Salvezza verrà a dimorare nelle nostre
vite per renderci a nostra volta, ostie offerte con Cristo per la
Salvezza delle anime. Aderire alla croce di Gesù fa schiumare di
rabbia il nemico perchè l'amore rende impotente ogni male, ogni
vendetta, ogni ingiustizia, vanificando il suo tentativo di dividere
e distruggere.
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
13*
stazione: Gesù deposto dalla Croce
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo!
Dal
Vangelo secondo Giovanni. 2, 1 - 5
Vi
fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù.
Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a
mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più
vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora
giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa
vi dica, fatela”.
Ora
l'ora di Gesù è giunta, la Redenzione è compiuta. Maria come a
Cana ha il compito di intercedere come mediatrice tra l'uomo e il
Redentore, di guidare le anime verso Gesù, che in Lei ha voluto
prendere forma e per mezzo di Lei venire a dimorare nel mondo. Maria
guida la chiesa, coloro che fanno parte della famiglia nel Corpo
offerto del Figlio, e se da una parte conferma nella fede i figli
provati dal mondo sostenendoli nel cammino della grazia, che in Lei è
in pienezza, dall'altra depone il Figlio nel cuore dei peccatori più
lontani, di coloro che ancora non conoscono Gesù e non potrebbero
salvarsi: viene a offrire salvezza e dire ai cuori dell'umanità:
“Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”....Madre io mi unisco commossa
e adorante a questa scena della pietà, in cui il Figlio, il Re della
mia vita e il Signore della mia salvezza, è adagiato sul tuo grembo
verginale e innocente, che piange amare lacrime su un figlio che era
venuto a salvare e che invece è stato rifiutato e calpestato. Non
sia per noi che abbiamo deciso per Dio di ricadere ancora in questi
atti di gravissima ingratitudine, ma le tue lacrime di dolore siano
la benzina al motore del nostro cuore per fare come tanto ci implori
e chiedi: QUELLO CHE CI DIRA'.
1
Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
14*
stazione: Gesù deposto nel sepolcro
Ti
adoriamo o Cristo e ti benediciamo perchè con la Tua Santa Croce hai
redento il mondo
Dal
Vangelo secondo Marco. 15, 46-47
Giuseppe d'Arimatea,
avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,
lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.
Poi fece rotolare un masso
contro l'entrata del sepolcro.
Intanto Maria di Magdala
e Maria madre di Joses
stavano ad osservare dove veniva deposto.
Giuseppe d'Arimatea,
avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,
lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.
Poi fece rotolare un masso
contro l'entrata del sepolcro.
Intanto Maria di Magdala
e Maria madre di Joses
stavano ad osservare dove veniva deposto.
Gesù
Tu sei la Vita, in te, con te e per mezzo di te, tutto vive, tutto
esiste, tutto sussiste, tutto si crea, si genera e si rigenera,
ricreando ogni volta come in una nuova creazione. L'amore è operoso,
è eterno, e se mai smette di amare, mai smette di creare. Percio' se
per darci l'idea di aver sconfitto la morte risorgendo hai avuto
bisogno di condividere con l'uomo anche la realtà del sepolcro, la
morte non poteva certo tenerti in Suo pugno....anche in questo sei
stato umilissimo o Padrone della Vita e dell'Eternità. Non c'è
circostanza della mia realtà umana che tu non abbia con me
condivisa, non c'è luogo dove con me in cui tu non hai camminato,
non c'è angolo di miseria, eccetto il peccato che non hai esitato a
conoscere per sottrarmi da ogni schiavitù e da ogni tristezza.
Percio' anche nella tomba hai voluto a me farti simile, per in tutto
farti carico delle mie pene e donarmi gioia e speranza. Ora tu
risorgi mio Dio e il Tuo sepolcro che cosa è per te? Dov è o morte
il tuo pungiglione? Non permettere Signore che la mia storia finisca
qui, ma fa' che per l'amore con cui abbiamo condiviso questa tua
dolorosa passione, anche per me si spalanchi la porta del sepolcro e
che io possa sentirti dire in compagnia di mia Madre: vieni figlia,
sorgi!
Grazie
Gesù di tutto, a nome di tutti, per sempre....
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Pater, 1 Ave, 1 Gloria....Divina Misericordia pietà di noi
peccatori!
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