domenica 12 febbraio 2012

ADAMO,, capolavoro della Potenza Creatriice,, sbocco d’’Amore Diiviino

Nel Volume 24 - Giugno 7, 1928, Gesù ci spiega come
Iddio nel creare l’uomo gli infuse tre soli:
intelletto, memoria e volontà.
(Luisa:) Il mio volo nel girare negli atti della Volontà Divina continua sempre, e quando
giungo nell’Eden mi sembra che Gesù ha voglia di dire qualche cosa. Il ricordo, il luogo dove
creò l’uomo, la sua Volontà creante, il suo Amore sfoggiante, le prerogative, la bellezza con
cui creò l’uomo, i beni, la grazia con cui lo arricchì, sono i più dolci e cari ricordi al suo
Cuore Paterno, che Lo fanno affogare d’amore; e per dare sfogo alle sue vampe vuol parlare
di ciò che fece nel crearlo, tanto che, mentre scrivo, sento il suo Cuore che batte forte forte […]:
(Gesù:) “Quanti nostri prodigi concorsero nel creare l’uomo! Col nostro alito gli fu infusa
l’anima, nella quale la nostra paterna bontà gli infondeva tre soli in cui formava in essa
il perenne e fulgido giorno, non soggetto a nessuna notte. Questi tre soli venivano formati
dalla Potenza del Padre, della Sapienza del Figlio, dall’Amore dello Spirito Santo. Questi tre
soli, mentre venivano formati nell’anima, restavano in comunicazione con le Tre Divine
Persone, in modo che l’uomo teneva la via per salire a Noi e Noi tenevamo la via per scendere
in lui.
Questi tre soli sono le tre potenze: intelletto, memoria e volontà, che mentre son distinte
tra loro, si danno la mano e giungono a formarne anche una sola. Simbolo della nostra Trinità
adorabile, che mentre siamo distinti nelle Persone, formiamo una sola Potenza, un Intelletto
solo ed unica Volontà. Fu tanto l’amore nel creare l’uomo, che il nostro Amore allora
si contentò, quando gli comunicammo la nostra somiglianza. Questi tre soli furono messi nel
fondo dell’anima umana come il sole nel fondo della volta del cielo, […]
Questi tre soli esistono nell’uomo, ma si trovano nelle condizioni di quando il sole che
splende nel cielo si trova circondato da dense nubi e non può riempire la terra con la vivezza della
sua luce. E sebbene le comunicazioni non sono né interrotte né spezzate in virtù delle nubi,
però gli effetti la terra li riceve stentati e non gode tutto il bene che le potrebbe fare il sole […].
Tale si trova l’uomo. Tutte le cose stanno a posto, tra Noi e lui niente è spezzato né interrotto,
ma l’umano volere ha formato dense nubi e perciò si vede l’uomo senza la gloria, l’ordine ed
armonia della sua creazione; e quindi le sue opere sono senza frutti, guaste e senza bellezza, i
suoi passi sono vacillanti, si può dire ch’è il povero malato perché non si [fa] dirigere dai tre soli che possiede nell’anima sua. Onde venendo a regnare la mia Volontà, la prima cosa che abbatterà sarà l’umano volere e, soffiando, metterà in fuga le nubi e l’uomo si farà dirigere dai
tre soli che tiene nel fondo dell’anima che posseggono la nostra comunicazione; e subito salirà
alla nostra origine e tutto sarà festa e gloria per Noi e per lui”. 4° PARTE

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