lunedì 13 febbraio 2012

Meditiamo l'infanzia di Gesu' NDV

Pio Pelleginaggio dell'anima nell'operato della Divina Volontà

Quattordicesima Ora

L’anima segue Gesù che, dopo l’esilio, ritorna a Nazareth e con la pioggia del suo Ti amo, Gli chiede con mille voci l’Avvento del suo Regno Divino.

Vita mia, Bambino Gesù, io vedo che, finito l’esilio, fai ritorno a Nazareth, quindi voglio seguirti passo passo, anzi voglio accompagnarti sotto una pioggia di Ti amo, Ti adoro, Ti benedico. Chiamo perciò in mio aiuto la luce del sole affinché sparga i suoi raggi pieni di Ti amo, invito le stelle a piovere su di Te scintillii di Ti amo, comando all’impetuosità del vento che geme, urla, fischia di spargere raffiche dense, soffi di Ti amo, Ti amo; chiamo tutti gli uccelli dell’aria affinché Ti accompagnino coi loro gorgheggi, canti e trilli ripetendo: “Ti amo, Ti amo”; gli agnellini affinché belino: “Ti amo”; domando persino al mare di uscire con le sue onde dal lido per accompagnarti con l’effluvio dei suoi Ti amo.

Ma già stai arrivando a Nazareth … Già Ti rinchiudi nella tua casetta … Permetti che anch’io penetri con Te nel sacro recinto ed ivi continui ad offrirti il cantico dei miei Ti amo per vincerti con l’amore e per ottenere ciò che Tu stesso vuoi e quanto la Regina Mamma brama, vale a dire: che la tua Volontà sia conosciuta da tutti e regni in mezzo alle creature!

Mia Vita, Gesù, io rimango con Te per suggellare col mio Ti amo, Ti adoro, Ti benedico, Ti ringrazio ogni tua azione e per chiedere incessantemente il Regno del tuo Volere. Nel cibo che prendi imprimo il mio Ti amo onde domandarti il cibo della tua Volontà per tutte le creature; nell’acqua che bevi faccio scorrere il mio Ti amo per chiederti che l’acqua pura del tuo Volere scorra nelle nostre vene ed ivi formi la sua vita.

Questo mio Ti amo Ti segue ovunque: quando prendi fra le tue mani chiodi e martelli per i tuoi lavori fabbrili io Ti prego d’inchiodare per mezzo suo tutte le volontà umane e di ridonare libertà di vita al tuo Volere. Quando Ti ritiri nella tua stanzetta per pregare o prendere sonno, io non Ti voglio lasciare solo; mettendomi vicino a Te, se non saprò dirti altro, Ti sussurrerò incessantemente all’orecchio: “Ti amo, Ti adoro”; Ti chiederò colle tue stesse preghiere il Regno del tuo FIAT e col tuo stesso sonno Ti domanderò di addormentare l’umana volontà, affinché essa non abbia più vita.

Mio Divino Gesù, io mi sentirei infelice se non Ti potessi seguire in tutto e se non Ti facessi sempre udire il mio ritornello: “Ti amo, Ti adoro, Ti benedico, Ti ringrazio!” Perciò Ti seguo dodicenne al Tempio quando T’involi dalla tua Mamma e Le cagioni l’acerbo dolore del tuo smarrimento. Io faccio scorrere il mio Ti amo nella costernazione della Madre tua e nella tua perdita angosciosa per chiederti che si smarrisca per sempre l’umana volontà e le creature si decidano di vivere costantemente di sola Volontà Divina.

Finalmente depongo il mio Ti amo in quella stessa gioia che ambedue provaste nel ritrovarti per supplicarti, o mio Gesù, di far sì che le creature Ti procurino le pure gioie ed i contenti ineffabili che scaturiscono dal felice Regno del tuo FIAT Divino.

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