lunedì 20 febbraio 2012

L'adorazione dell'infanzia di Gesù

...proseguo della catechesi disponibile per le parti precedenti, nell'etichetta omonima a lato blog....

Un dono miracoloso

I Magi offrirono i loro doni preziosi, ma anche rice­vettero un dono dalla Madonna: una fascia nella quale era stato avvolto il corpicino di Gesù. (Secondo altri la Madonna avrebbe dato ai Magi anche un pane d'orzo per il viaggio di ritorno).
Tornati al loro paese, naturalmente raccontarono le cose meravigliose che avevano visto, fecero una grande festa e accesero un fuoco sacro in mezzo alla piazza della città. Tra le fiamme gettarono - per quale motivo non è detto - la fascia ricevuta in dono dalla Madonna. Le fiamme l'avvolsero tutta e sembrò che la distruggessero, ma una volta spente la si trovò completamente intatta. Allora cominciarono a baciarla e venerarla come una vera reliquia, dicendo: « Il fuoco non ha potuto bruciarla o ro­vinarla... È un grande prodigio! » e la riposero tra i loro tesori.

Ira di Erode - Strage degli innocenti

« Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Be­demme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispon­denti al tempo su cui era stato informato dai Magi ».
Cosi il Vangelo di Matteo (2, 16).
Secondo il racconto degli stessi Magi a Maria e a Giu­seppe, riportato dagli apocrifi, al primo incontro Erode si sarebbe mostrato molto benigno dando a loro perfino la corona che teneva in capo e l'anello munito di una gem­ma regale... Ma forse aveva fatto questo per distogliere ogni sospetto.
Poi avvenne tutto come descritto nel Vangelo. Solo che gli apocrifi raccontano come fu salvato dalla strage anche il piccolo Giovanni Battista che la mamma avrebbe portato su una montagna, la quale, alla preghiera di Elisa­betta si sarebbe aperta per nascondere il bambino... An­che oggi, al santuario della Visitazione (Ain-Karim) viene mostrata ai pellegrini una specie di grotta, con una roccia che ha vagamente la forma di un bambino, dove sarebbe stato nascosto e salvato il piccolo Giovanni... Ma che il « territorio » di Betlemme giungesse fino a qui sembra proprio impossibile. Fatto sta che non trovando il bimbo di Elisabetta gli sgherri di Erode si accanirono contro il padre, Zaccaria, che prestava servizio al tempio ed è chia­mato addirittura « sommo sacerdote ». Alla fine lo ucci­sero. Allora si udì una gran voce: « Oggi, da uomini in­giusti è stato ucciso Zaccaria sacerdote, ma la sua memo­ria non sarà cancellata fino a quando non verrà colui che vendicherà il suo sangue ».
Forse il racconto dell'uccisione di Zaccaria si rifà ad una interpretazione errata del testo di San Matteo: « Perché ricada su di voi tutto il sangue innocente ver­sato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che avete ucciso tra il santuario e l'altare » (Mt. 23, 35). Ma qui si trat­ta con assoluta probabilità, di Zaccaria figlio del sacer­dote Joiada, lapidato nel cortile del Tempio (Secondo libro delle Cronache 24, 20-22). Abele e Zaccaria: pri­mo e ultimo assassinio raccontato dalla Bibbia!
III

FUGA E PERMANENZA IN EGITTO

Sulla fuga e permanenza in Egitto della Sacra Fami­glia, il Vangelo ci offre solo la brevissima notizia dell'ini­zio e della fine: « Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avver­tirò, perché Erode cerca il Bambino per ucciderlo (...). Morto Erode un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e va' nel paese di Israele... » (Mt. 2, 12.19-20).
I vangeli apocrifi sono assai ricchi di particolari e danno all'avvenimento una visione gloriosa e trionfale: Gesù-Dio che entra nel mondo pagano come domina­tore delle nazioni e potente taumaturgo sulle persone, le malattie, gli animali, le cose. Già, ad esempio, duran­te il viaggio abbiamo l'incontro con le bestie del deser­to. Maria ha in braccio il Bambino ed è scortata da Giuseppe. Alla vista delle bestie feroci ha paura, ma Gesù la rassicura: « Mamma, non temere. Non vengono per farti del male, ma per dare il loro ossequio a me e a te ».
Così avvenne che le bestie più feroci si accostavano con mitezza, riconoscendo la maestà del Signore. « I leo­ni e i leopardi lo adoravano e si accompagnavano a loro nel deserto. Ovunque andavano, Giuseppe e Maria erano preceduti da questi animali che chinavano la loro testa, prestando loro ogni servizio. Facevano le feste dimenan­do la coda... » (Vangelo dello pseudo Matteo).
Naturalmente è tutta immaginazione, certo sugge­rita dal noto testo messianico del profeta Isaia: « Il lu­po e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue... non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte » (Isaia 65, 25). « Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guaderà. La vacca e l'orsa pa­scoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro picco­li. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi... » (Isaia 11, 6-8).
Sono immagini per descrivere la pace universale del tempo messianico. Così doveva essere nel paradiso terrestre prima del peccato (cfr. Gen. 3, 17-19). Ora so­no soprattutto un simbolo della pace dell'uomo con Dio.
 
Gesù Re dell'Umiltà
Preghiamo Gesù Bambino per il dono della piccolezza e dell'umiltà:
Coroncina:
Atto di dolore, Credo,  Pater, Ave,  Gloria eAngelo di Dio.
Libera invocazione allo Spirito Santo
Sui grani grossi del Rosario:
Figlio Divino, fatto uomo in un bambino, insegnami a fissare su di Te il mio sguardo per cacciare dal cuore ogni sciocca superbia umana. 
Sui primi grani piccoli: Maria, Madre del Dio Bambino, fa' che desideri attingere dalla Tua umiltà perfettissima per cullare anche io sul mio cuore il Dio onnipotente fatto uomo.
Sui secondi 10 grani: S. Giuseppe, custode del Figlio di Dio, insegnami a guardare al Signore con i tuoi stessi occhi di servo piccolo, umile e fedele.
Sui terzi 10 grani: Maria, Madre dell'umanità fammi penetrare nella grandezza dell'Amore di un Dio che ama il cuore umile.
Sui quarti 10 grani: S.Giuseppe, aiutami a spogliarmi della zavorra del mondo per costruire col Tuo aiuto una culla al Santo Bambino che sia il mio cuore povero.
Sui quinti 10 grani: Ss sposi, uniti nella vocazione di generare e custodire il Tesoro del mondo, pregate per me il Bambino Gesù ch'io non disdegni mai il Suo Tesoro per quello falso del mondo.
3 Gloria alla Ss Trinità celeste e terrena.
 

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