mercoledì 29 febbraio 2012

Vita di S.Giuseppe + le tre domeniche a S. Giuseppe


Le pagine precedenti della catechesi sulla vita di S. Giuseppe le trovate nella sezione a lato blog: "Vita di S. Giuseppe"
Serva di Dio
Maria Cecilia Baij O.S.B. (1694-1766)
VITA DI SAN GIUSEPPE
Libro I - Capitolo III
Purificazione della madre e presentazione di S. Giuseppe al Tempio

Al Tempio - Passati i giorni stabiliti dalla legge per le donne che si dovevano purificare, i genitori del nostro Giuseppe andarono a Gerusalemme; la madre per purificarsi e per offrire il loro fanciullo e poi riscattarlo, così come era ordinato nella legge. Essi portarono grandi doni al Tempio: non solo quello che erano soliti portare gli altri, ma molto di più, in atto di gratitudine per il beneficio ricevuto da Dio della sospirata prole. Il nostro Giuseppe in questo viaggio si fece vedere con un'insolita allegrezza e giovialità di volto, che fu ben avvertita dai suoi genitori, tanto che anche loro si riempirono di consolazione nel vedere il loro piccolo bambino tanto allegro e festoso. Capivano molto bene come la grazia divina si andava diffondendo nell'anima del loro figliolo, e che se tanto operava in quella tenera età, tanto maggiormente avrebbe fatto dei progressi nel crescere. Di questo ne rendevano grazie all'Altissimo e ne traevano motivo per crescere anche loro nell'amore e nella gratitudine verso Dio, ed applicarsi sempre più nella pratica delle virtù.

Purificazione e presentazione - Arrivati al Tempio, la madre di S. Giuseppe si purificò, e in quell'atto ricevette grandi lumi da Dio, per mezzo dei quali conobbe più chiaramente come Dio avesse arricchito suo figlio di doni. Lo presentò al sacerdote, e il sacerdote, nel riceverlo nelle sue braccia e presentarlo ed offrirlo a Dio, sperimentò un'insolita allegrezza e consolazione del suo spirito; fu illuminato interiormente da Dio e capì quanto fosse caro a Dio quel fanciullo che egli presentava. Il nostro Giuseppe accompagnò l'offerta di se stesso a Dio con il donarsi tutto a Lui e di buon cuore. In quest'atto apri gli occhi verso il cielo e stette per tutto il tempo in una posizione come astratto ed assorto in Dio. Ricevette allora da Dio la grazia santificante con un chiarissimo lume da riconoscere il nobile e sublime dono che Dio gratuitamente gli faceva, nell'atto in cui egli si era donato tutto a Lui. Conosciuto il grande dono si mostrò grato al suo Dio e lo ringraziò affettuosamente.

Il riscatto - I suoi genitori riscattarono il figliolo con le solite monete che per questo si davano, ed il sacerdote, nel rendere il figlio alla madre disse che lo allevasse pure allegramente e ne avesse una cura particolare, perché aveva capito che quel fanciullo era molto caro a Dio e che sarebbe stato un grande uomo, e che avrebbe apportato una consolazione a chi avesse trattato con lui, per la nobile indole che in lui si scorgeva. E questo si avverò perché, non solo apportava consolazione a chi trattava con lui, ma l'apporta anche a tutti i fedeli suoi devoti, avendolo Dio destinato come avvocato dei moribondi, come si dirà a suo tempo, e serve a tutti questi di grande consolazione e conforto nelle loro agonie.

Progresso di Giuseppe nelle virtù - I suoi genitori, ricevuto il fanciullo, resero grazie a Dio, lacrimando per la tenerezza di affetto e il giubilo dei loro cuori, e lo condussero alla loro patria come un tesoro e un dono sublime dato loro da Dio. Il nostro Giuseppe se ne stava tutto tranquillo, come assorto, facendo atti di ringraziamento al suo Dio, godendo e giubilando per la grazia ricevuta, per mezzo della quale andava facendo grandi progressi nell'amore verso il suo Dio, crescendo sempre a passi da gigante nella virtù. E nonostante a quella tenera età non gli fosse permesso di praticare quelle virtù che già tanto amava, tuttavia le andava praticando col desiderio, finché fatto poi adulto le praticò con le opere, operando sempre con tutta la perfezione, come si dirà in seguito.
....prosegue mercoledì prossimo.....

LA GRANDE PROMESSA DEL CUORE DI SAN GIUSEPPE tratto dal sito www.preghiereagesuemaria.it

Il giorno 7 giugno del 1997, festa del Cuore immacolato di Maria, un’anima carmelitana di Palermo ancora vivente che vuole rimanere anonima, stava recitando il rosario;  all’improvviso, ebbe una visione: vide un sole fulgidissimo emanare una luce bianca e nel centro un cuore di carne da cui uscivano tre gigli bianchi. Il veggente pensò fra se che fosse il Cuore di Maria SS. Ma l’angelo custode disse: “ Questo è il Cuore del glorioso S. Giuseppe sposo di Maria SS. che non è conosciuto né amato dai cristiani, mentre invece il Signore vuole che sia conosciuto, amato ed onorato assieme ai Cuori di Gesù e di Maria” ! L’angelo proseguì dicendo che la festa del Cuore di S. Giuseppe dovrebbe essere la domenica dopo la festa dei Cuori di Gesù e Maria e che tutti coloro che per tre domeniche consecutive, in qualunque periodo dell’anno, riceveranno la S. Comunione in onore del Cuore di S. Giuseppe, riceverebbero da Lui grandi grazie e che quale Padre amoroso, sosterrebbe la loro anima in tutti i loro bisogni, li consolerebbe in punto di morte sarebbe loro avvocato dinanzi al tribunale di Dio.

Rosario breve a S. Giuseppe
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. 
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre
Credo
O santo patrono dei moribondi, ti offro umilmente questo devoto esercizio di meditazione e di preghiera per quanti in quest'ora si trovano stretti nell'agonia, e per me, quando verrà la mia ultima ora.

Misteri della Gloria
(Mercoledì e Domenica)


Nel primo mistero si contempla la gloria di san Giuseppe nel venir prescelto sposo di Maria, padre davidico di Gesù e capo della Santa Famiglia.

Padre nostro
10 Gloria al Padre
O san Giuseppe, padre davidico di Gesù e vero sposo di Maria Vergine, prega per noi e per gli agonizzanti di questo giorno (o di questa notte).
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Nel secondo mistero si contempla la gloria di san Giuseppe nel vedere i dottori della Legge ascoltare attoniti le parole di Gesù appena dodicenne e dai medesimi essere ritenuto suo figlio.

Padre nostro
10 Gloria al Padre
O san Giuseppe, padre davidico di Gesù e vero sposo di Maria Vergine, prega per noi e per gli agonizzanti di questo giorno (o di questa notte).
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Nel terzo mistero si contempla la gloria di san Giuseppe nel vedersi, per circa trent'anni, obbedito, ossequiato e servito dal Figlio di Dio.

Padre nostro
10 Gloria al Padre
O san Giuseppe, padre davidico di Gesù e vero sposo di Maria Vergine, prega per noi e per gli agonizzanti di questo giorno (o di questa notte).
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Nel quarto mistero si contempla la gloria di san Giuseppe quando, si vide accolto dai Santi in Cielo e da essi salutato come il primo fra i Patriarchi e il fortunato annunziatore della venuta del Salvatore.

Padre nostro
10 Gloria al Padre
O san Giuseppe, padre davidico di Gesù e vero sposo di Maria Vergine, prega per noi e per gli agonizzanti di questo giorno (o di questa notte).
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Nel quinto mistero si contempla la gloria di san Giuseppe onorato in cielo, come sposo di Maria e padre di Gesù, ed invocato, in terra, come patrono della Chiesa cattolica.

Padre nostro
10 Gloria al Padre
O san Giuseppe, padre davidico di Gesù e vero sposo di Maria Vergine, prega per noi e per gli agonizzanti di questo giorno (o di questa notte).


3 Ave Maria alla beatissima Vergine
(in memoria della parte somma che ebbe nei dolori,
nei gaudi e nelle glorie di san Giuseppe)

E tu, nostro carissimo san Giuseppe, degnati di accettare l'umile tributo di questo Rosario recitato in tuo onore ed ottienimi da Gesù e da Maria le grazie spirituali e temporali di cui ho bisogno. Ricordati altresì di perorare presso Dio la causa dei morenti di questo giorno (o di questa notte).
(devozione tratta da madredeipoveri.com)

 

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