sabato 31 dicembre 2011

Te Deum di fine anno

Carissimi fratelli vi invitiamo a recitare oggi sia il Te Deum di fine anno per ringraziare Dio di tutto quanto ha disposto di gioie e difficoltà nel nostro cammino, di ogni grazia, di ogni croce, di ogni benedizione, sia la coroncina delle allegrezze che trovate più sotto. Come ben ha detto la nostra Sammy, buon fine anno in Cristo e buon inizio anno in Cristo, sempre mano nella mano di Maria. Per il nuovo anno che ne pensate di mettere tra le intenzioni del vostro cuore di aumentare le adorazioni eucaristiche e la preghiera del Rosario? Quello che più auguro a ciascuno di noi come singoli e come Chiesa è un anno di conversione del Cuore.

Ci salutiamo con la benezione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!


PREGHIERA DI ADORAZIONE, RENDIMENTO DI GRAZIE A DIO PER L’ANNO TRASCORSO E PER QUELLO CHE VERRA’ E PREGHIERA DI INTERCESSIONE.

“Oggi su di noi splenderà la luce, perché è nato per noi il Salvatore.”

Dio disse all'uomo: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo detto: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua!" (Gn 3,17). Ora, la paura, la maledizione e la morte  conseguenze tutte del peccato  sono state annullate per l'obbedienza e la sottomissione del Figlio di Dio, "nato da donna, nato sotto la legge".

Come la rovina è entrata nel mondo per la disobbedienza di Adamo, istigato da Eva, così la redenzione di tutto il genere umano ha potuto realizzarsi perché un'altra donna, la vergine Maria, ha obbedito a Dio, si è sottomessa a lui e ha generato Cristo, il Salvatore del mondo, il Figlio benedetto e unigenito di Dio Padre. È così che alla prima donna peccatrice, divenuta "la madre di tutti i viventi" (Gn 3,20), segue la "benedetta fra le donne", che per fede diventa "la madre del Signore" (cf Lc 1,42s), la Madre di Dio e la madre dei figli di Dio, i fratelli del Figlio, noi, la Chiesa.

 “Salve, Madre santa: tu hai dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.”

Dal Vangelo secondo Luca  (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore.

Pausa di Silenzio:
   Oggi è nato per voi..., queste le parole degli angeli. E Maria? Maria custodisce in cuore tutto. Gli eventi   vanno custoditi nel cuore perché il senso delle cose vissute cresca alla luce di ciò che già si è vissuto e diventi criterio di lettura per ciò che avverrà. Quante parole, quanti gesti, quante profezie Maria ha confrontato per vivere in pienezza la nascita, la crescita, la missione di quel Figlio. Lei, madre, stava presso Gesù con gli occhi stupiti di chi incontra il suo Dio. E quando pronunciava il suo nome, ascoltava dentro di sé il silenzio della notte di Betlem: Oggi è nato per voi Gesù! Colui che salva. Chi si accosta a lui fa esperienza di stupore, di incontro, di bellezza... perché Gesù è la luce della vita. Pace in terra agli uomini che Dio ama. E Dio ama tutti i suoi figli. La pace, la pienezza di ogni bene, la delizia dei cuori: tutto questo è Cristo, il volto umano di Dio!

Tutti
Benedetta sei tu, o Vergine Madre di Dio, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Benedici le donne e le madri di questa generazione e riempile d'amore per il frutto del loro grembo e dona agli uomini rispetto e desiderio per la vita. Dona alle giovani amore per la verginità e ai giovani per la castità, premessa necessaria per prepararsi a un casto connubio. Benedici, o Madre, e proteggi le nostre famiglie minacciate da tanti Erode che godono nel veder dilagare la distruzione e la morte, costringendo il singolo a chiudersi in se stesso e a sentire l'amarezza della solitudine e dell'abbandono. Rendi, o Vergine Santissima, la Chiesa feconda di figli di Dio; ottienile annunciatori che siano testimoni e ogni cristiano diventi missionario credibile là dove si trova a vivere. Continua, o Maria, a intercedere per noi presso Dio, e prega il tuo Figlio che, come a Cana, cambi l'acqua della tristezza e della legge in vino di gioia e di amore. Esaudiscici, o Maria; ascoltaci, o Madre; intercedi, o Signora, presso il Padre che con il Figlio e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Pausa di Silenzio:

   All'inizio di un nuovo anno la Chiesa c'invita a guardare a Maria. Da lei è iniziato il mondo nuovo salvato da Cristo; in lei scopriamo anche l'atteggiamento giusto di fronte al dono salvifico di Dio. Memoria della nostra autentica identità è oggi per noi Maria, posta come modello e riferimento per dare speranza e senso ai giorni del nuovo anno che incomincia.

"Quando venne la pienezza del tempo - scrive   san Paolo - Dio mandò il suo Figlio". La pienezza del tempo significa che siamo al vertice, al colmo, al senso pieno del tempo. Di fronte ad un anno nuovo nasce l'incognita: come sarà? che cosa mi aspetta? verso dove va la storia?

Quel che doveva capitare di decisivo per l'uomo e per la storia è già avvenuto: Dio ha mandato il suo Figlio! Questo è il vertice del tempo, perché lo apre all'eterno togliendolo dal suo rotolare verso la fine; Dio ha assunto la nostra umanità per aprirla definitivamente alla divinità.

Tutti gli altri accadimenti di questo anno, tutti i nostri giorni a venire hanno un senso e un riscatto solo in questo fatto decisivo della incarnazione di Dio.

"Nato da donna", dove si dice la concreta e piena umanità di questo Dio fatto uomo, fatto uno di noi, che vive ogni nostra esperienza umana, facile o difficile, fino alla morte, fino al cimitero.

Umanità vera, concreta, e quindi conosciuta e condivisa in pieno dal nostro Dio che ora sa di che cosa siamo fatti perché ha provato tutto sulla propria pelle. Nei giorni difficili di questo anno non diciamo mai di essere soli e abbandonati: Uno, Dio, sa, conosce e condivide i giorni e le pene di ogni uomo.

 L'augurio: "Il Signore rivolga su di te il suo volto" s'è tradotto in una condivisione giornaliera, perché Dio ha vissuto in Cristo tutta la vicenda umana. Come fratello e come salvatore, naturalmente!

 "Perché ricevessimo la adozione a figli". In sostanza questa è la salvezza che riscatta la nostra esistenza. Non siamo più gente abbandonata alle violenze degli uomini e della storia, alle malattie e alle ingiustizie come figli di nessuno, obbligati per stare a galla a usare tutte le prepotenze possibili o destinati a soccombere di fronte al più forte o agli imprevisti del caso.

 Siamo figli di Dio, padrone del mondo e signore della storia; siamo figli di Dio con una dignità e un destino ben oltre ogni nostra aspettativa; siamo figli di Dio perché amati, perdonati e accolti dal cuore di un Padre. Non c'è giorno con la sua pena che possa distoglierci dalla mano "del più grande di tutti" (Gv 10,29).

 Se Maria, madre del Dio fattosi uomo per fare di ogni uomo un figlio di Dio, è memoria della nostra più autentica identità, oggi la Chiesa ce la offre anche come modello e invito a non dimenticare questa realtà divina che è posta in noi, appunto a "serbare tutte queste cose meditandole nel cuore" come faceva lei.

 E' facile essere presi dalla corsa della vita; è facile ingolfarci negli interessi del lavoro o essere travolti dalla ricerca del piacere, da traguardi deboli e insoddisfacenti!

Il Signore ci ha fatto un cuore per destini più grandi: quelli di essere niente di meno che simili a Lui. Voler abbassare gli orizzonti è tradire il nostro più autentico bisogno, e quindi votarsi all'infelicità e al fallimento.

Non manchi ogni giorno questo sforzo di autocoscienza profonda che attinge alla nostra più vera identità, quella di figli di Dio. Maria ci sta davanti come colei che pienamente s'è fidata di Dio, del suo disegno anche sorprendente e vi si è abbandonata con un sì costante e fedele.

 Senza far nulla di straordinario: fu semplicemente casalinga, ma col cuore di "serva del Signore", pronta sempre a fare la volontà di Dio. E' una formula di vita semplice, accessibile a tutti. San Paolo dirà che "tutto concorre al bene per coloro che amano Dio": anche nei momenti duri, Dio sa trarre il bene per i suoi!

Maria sta sulla soglia dell'anno nuovo anche come madre: madre di Dio, ma di quel Dio diventato uomo, fratello di ogni uomo; anzi di quel Gesù che è Capo del Corpo che è la Chiesa, quindi madre di ognuno di noi. Dall'alto della croce Gesù ce l'ha data: "Figlio, ecco tua Madre" (Gv 19,26).

Non manchiamo allora di ricorrere a lei con totale fiducia. "Non s'è mai sentito che alcuno abbia ricorso alla vostra protezione e sia stato abbandonato", prega la bella invocazione di san Bernardo. Non chiudiamo mai giorno di questo nuovo anno senza un pensiero fiducioso a Maria, nostra tenerissima madre!

Oggi si parla anche di pastori che se ne andarono a dire che nella città di Davide era nato un Salvatore. Tutti "si stupivano", cioè erano pieni di meraviglia e di gioia per quel che veniva riferito.

Come loro anche oggi è necessario uscire di chiesa e andare a dire alla gente la notizia che cambia davvero la vita: o uomo, "non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, anche erede per volontà di Dio".

Lasciamo ad altri le chiacchiere vuote degli auguri; noi proclamiamo la verità del vangelo, che sola dice la dignità e la grandezza vera di ogni persona! In fondo, questa è la radice della pace interiore. Oggi, giornata della Pace, noi cristiani abbiamo la "nostra" pace da proclamare, la pace che nasce dal sentirci fratelli perché tutti nati da Dio che è Padre!
Tutti
Vergine del cammino,  la tua presenza fra noi 
è fonte di luce e di speranza.
Il nostro camminare  è processione senza fine 
di fatiche e aneliti di cielo:
un passo dopo l'altro  gioia e dolore,  debolezza e forza,  dubbio e consolazione,  sconfitta e vittoria;
ma anche profondo desiderio di trasformare
 questo povero mondo  in cui viviamo.
Prendici per mano,  Vergine tutta di Dio e nostra. 
Guida e sostieni i nostri deboli passi
per il giusto sentiero nella lotta e nella prova.
Con te al Signore consacriamo  questo nostro camminare  affinché per la divina forza creatrice dello Spirito  diveniamo sempre più  veri pellegrini di Dio.

Canto:
Pausa di Silenzio:

Ancor prima di accogliere il nuovo anno, salutiamo quello appena trascorso. Eccoci, Signore, davanti a Te. Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato. Ma se ci sentiamo sfiniti, non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto, o abbiamo coperto chissà quali interminabili rettilinei. E’ perché, purtroppo, molti passi li abbiamo consumati sulle viottole nostre e non sulle tue: seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera, e non le indicazioni della Tua Parola; confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre, e non sui moduli semplici dell’abbandono fiducioso in Te. Forse mai, come in questo crepuscolo dell’anno, sentiamo le parole di Pietro: <<Abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla>>. Ad ogni modo vogliamo ringraziarti ugualmente. Perché facendoci contemplare la povertà del raccolto, ci aiuti a capire che senza di Te non possiamo fare nulla.
(don Tonino Bello)

O Padre, davanti a te un giorno è come mille anni, e mille anni come il giorno di ieri che è passato; ti preghiamo: aiutaci a riconoscere la tua presenza nelle vicende liete e tristi della vita perché non si spenga mai la speranza che tu hai acceso nel cuore dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

 Amen

 (Tutto è Vanità a questo mondo)
Ascoltiamo la Parola di Dio: dal libro del Qoèlet

Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme.
  Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.
  Quale utilità ricava l`uomo da tutto l`affanno
per cui fatica sotto il sole?
 Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
  Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
  Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna.
  Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.
 Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l`occhio di guardare
né mai l`orecchio è sazio di udire.
 Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c`è niente di nuovo sotto il sole.
  C`è forse qualcosa di cui si possa dire:
"Guarda, questa è una novità"?
Proprio questa è già stata nei secoli
che ci hanno preceduto.
 Non resta più ricordo degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso coloro che verranno in seguito.
PAROLA DI DIO.

PAUSA DI SILENZIO

RICHIESTA DI PERDONO

 Ora, con onestà, riconosciamo davanti al Signore le colpe che hanno offuscato la storia di questo anno che si chiude, soprattutto di quelle situazioni che ci hanno
visto responsabili della sofferenza altrui.

KYRIE ELEISON 
 Ti chiediamo perdono, Signore, per la superficialità con cui molte volte ci siamo assunti le nostre responsabilità.

Ti chiediamo perdono, Signore, per tutte le volte che non abbiamo saputo mettere pace nelle nostre contese.

Ti chiediamo perdono, Signore, per l’indifferenza con cui abbiamo guardato chi era nel bisogno.

Ti chiediamo perdono, Signore, per non aver saputo rispettare e far rispettare l’ambiente in cui viviamo.

Ti chiediamo perdono, Signore, per la prepotenza con cui molte volte abbiamo imposto agli altri le nostre decisioni.

Oggi siamo invitati a riconoscere che questo nostro tempo ha una grande nostalgia di speranza, anche per i rischi insiti nelle rapide trasformazioni culturali, in particolare per la deriva individualistica, per la negazione della capacità di verità da parte della ragione, per l’offuscamento del senso morale. Ogni cristiano è chiamato a collaborare con gli uomini e le donne di oggi nella ricerca e nella costruzione di una civiltà più umana e di un futuro buono. Questo comporta il dedicarsi ai frammenti positivi di vita, custodendo però la tensione verso la speranza escatologica che non può mai essere del tutto esaudita.
Per il cristiano testimone gli interlocutori non sono mai semplici spettatori né il contesto è realtà indifferente. Allo stesso tempo, egli non si adatta a ogni costo al contesto o ai gusti degli interlocutori. La vita cristiana non può restare rinchiusa nell’orizzonte di una cultura e di istituzioni definite, ma ha le risorse per discernere i valori dalle negatività e per valutare ciò che concorre
all’affermazione della dignità della persona e ciò che la minaccia…

PAUSA DI SILENZIO

PREGHIERA DI LODE

SAC. Facciamo ora memoria di tutto quanto abbiamo vissuto in questo anno. Un tempo carico di gioie, ma anche di tristezza, carico di speranze, ma segnato anche dalle delusioni. Consapevoli che, come dice san Paolo «tutto concorre al bene di coloro che amano Dio», affidiamo alla misericordia del Padre, sia le situazioni di
angoscia e di paura che hanno segnato le pagine della nostra storia, sia i momenti e le persone che hanno contribuito a ridare speranza al nostro futuro.

(Ad ogni invocazione ripetiamo) Tutti: Ti rendiamo grazie, Signore!

. - Per i giorni lieti e tristi che ci hai donato…

 - Per le persone che hanno riacceso in noi la speranza…

- Per la fede che ci ha sostenuto nei momenti difficili…

- Per i bambini che in questo anno sono venuti alla luce…

- Per quanti non sono stati indifferenti alla sofferenza dei fratelli…

- Per quanti hanno donato le loro cure a chi era nella malattia…

- Per quanti si sono presi a cuore la causa della pace…

- Per quanti hanno lavorato per il bene comune…

- Per il bene che abbiamo potuto e saputo fare…

- Per la tua infinita misericordia, nonostante le nostre mancanze…

( -Altre preghiere personali……….)

Canto:

 

Meditazione

 

 Padre nostro…..


“Te Deum”

Noi ti lodiamo Dio *   ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *   tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *   e tutte le potenze dei cieli:
Santo, santo, santo *   il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra *   sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli Apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio *   e lo Spirito Santo  Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *   eterno figlio del Padre,
tu nascesti dalla vergine Madre *  per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.


Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *   nell’assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore,
 *  guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi Signore, *  di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *  Pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

  Preghiamo. O Dio, fonte di ogni bene, principio del nostro essere e del nostro agire, fa’ che riconosciamo i benefici della tua paternità e ti amiamo con tutto il cuore e con tutte le forze. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.  

Amen.



Dio sia benedetto.
Benedetto il  Suo Santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù
Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell'altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.









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