giovedì 19 gennaio 2012

Il processo mediatico: un atto satanico

Carissimi amici, buongiorno...voglio ritornare oggi a parlare della tragedia della Costa Concordia e voglio precisare che due anni fa io stessa sono stata a bordo in vacanza su quella nave. Prima di parlare del processo mediatico c'è qualcosa che vorrei dirvi. Come potete immaginare le navi sono delle città galleggianti, diciamo che è come se un palazzo delle case popolari, di quelli molto molto grandi, venisse messo in acqua. 
Si parla di tonnellate di peso, si parla di migliaia di persone che non sono solo passeggeri, ma equipaggio. Su una nave come la Concordia vi sono più di mille dipendenti per la semplice ragione che si calcola un membro equipaggio ogni 4 persone ospitate. Immaginiamoci uno stadio di calcio che naviga. Ora come trascorsi io quella settimana di vacanza? Dopo aver fatto un giro della nave, quel colosso davvero mi impressiono'. Mi infastidirono casino' e bar sempre pieni e una cappelletta cattolica sempre vuota. Ma poco importa perchè al casino' girai le spalle e lo attraversai solo quando vi ero obbligata per passare ad un'altra sala. Perchè vi dico queste cose? E' solo un appunto sull'assurdità e la contradditorietà dell'agire umano. Su una nave trovano posto il culto idolatra e il culto di Cristo....ma più impressionante è il numero di quelli che scelgono uno o l'altro. Mi recai diverse volte da sola,  in cappelletta a pregare avvertendo il bisogno di sovvertire un po' quel dato numerico triste, e stare un po' a tu per tu con Cristo sola, nel silenzio, anima aperta al suo Sole, al suo Sposo primo. In un contesto di folla come una nave da crociera ho sofferto non poco, ma occorre anche saper condividere con chi si ama i desideri e le vacanze. Mi sono certamente a mio modo (il più sobrio e semplice possibile in quel contesto) divertita, ma è un'esperienza che non rifarei per il fatto che sul mare ci stai, ma poco lo vedi e poco lo vivi. Altro paradosso: sei in mezzo al mare, ma della natura non vedi nulla, perchè la Costa come tutte le compagnie di crociera, tutto mettono in campo per il "divertimento" di massa, da essere tutto tranne che veramente rilassati. I momenti più  belli erano quelli trascorsi sul ponte della nave a godere del sole e degli splendidi passaggi costieri che pero' vedevamo da più lontano di quanto non sia accaduto nei pressi del Giglio.
Ma passiamo al caso Schettino. Come ora anche due anni fa Schettino fu il nostro comandante. Quindi in un certo senso abbiamo visto il "mostro" creato dall'umano giudizio, quel giudizio talmente intriso di miseria umana, sempre altezzoso, sempre superbo, sempre pronto ad avventarsi sulla preda, senza pietà, senza scusanti, senza perdono....sempre e solo per uccidere dignità e vita fino a portare a disperazione le vittime del processo mediatico.
Ora cerchiamo di liberarci dalla sindrome del GIUDICE INFALLIBILE, DEL GIUDIZIO PERFETTO, e cerchiamo di pensare in umiltà. Schettino è una persona che la Costa Crociera ha assunto e incaricato per un compito in cui non era preparato. Navigare le acque per anni, non vuol dire e non è assicurazione di infallibilità, ne è sintomo che una data persona sia come un comandante della marina militare.
La preparazione psicologica specie in casi di emergenza dove si trovano a bordo migliaia di persone non è per tutti. Ci sono persone che amano il mare ma non sono ben consci dei rischi di questo. Non sono psicologicamente portati a vedere il mare come anche un possibile nemico naturale. La compagnia che ora scarica barile su Schettino, è la prima in colpa. In colpa per la superficialità della scelta nel suo personale più alto in carica. In colpa di aver detto che Schettino ha compiuto una manovra, che se certamente sbagliata e colpevole di leggerezza, è pero' qualcosa che essa ben conosce perchè ogni nave con i sistemi gps sono sempre controllabili nelle loro rotte dalle compagnie, quindi come possono non sapere che le loro navi, come anche tutte le altre, passano così vicine alle coste per i "saluti"  che altro non sono che pubblicità alle proprie navi? In tutta onestà non sono forse queste compagnie che chiedono ai loro comandanti di fare tali cose?
Forse Schettino ha esagerato nelle distanze, ma poteva la compagnia non sapere? E perchè la guardia costiera nell'approcciarsi di navi così a queste distanze non intima la distanza di sicurezza prima che queste giungano a tali manovre folli? Vedete amici, è facile trovare il colpevole ed è facile scaricare le colpe di un tale disastro su di un perfetto CAPRO ESPIATORIO, ma così si finisce nel meccanismo di distruggere vite,anime, di abituarsi alla PERFEZIONE DEL PROPRIO GIUDIZIO, (che Dio ce ne scampi il più possibile da questi giudizi) e si inizia a vedersi come perfetti, i giusti, quelli che non farebbero mai certi errori. Ed ecco amici, siamo incappati nel primo inganno distruttivo: proprio questa consapevolezza malata ci farà cadere e forse se non rovinosamente come Schettino, che fa parlare per via dell'entità del disastro, ma certamente male da farci e da fare molto male.
"Chi è senza peccato, scagli la prima pietra!"
Preghiamo per Schettino perchè realizzi il suo operato e si converta nel modo di vivere (forse su una nave si hanno anche troppe occasioni per perdere il senso della realtà)...per le società marittime, perchè smettano di idolatrare il guadagno al punto di negare le vere responsabilità, per le vittime della tragedia e per i loro cari, per coloro che hanno vissuto il trauma, per le anime perchè finiscano il processo e l'omicidio mediatico, per la giustizia perchè DAVVERO SIA IL PIU' POSSIBILE IMPARZIALE E PER QUANTO UMANAMENTE POSSIBILE GIUSTA, per i familiari delle vittime e di Schettino, per tutti coloro che lavorano su quelle navi, per chi come i gigliesi hanno dato prova di solidarietà e di generosità, perchè sempre più si metta da parte il giudizio e si operi con misericordia e per la conversione del mondo intero, perchè da questi mali, sappiano imparare che la vita corporea è dono prezioso  e passeggero e va vissuta nella fede per apprezzarla e per CONOSCERNE IL SENSO AUTENTICO.
Uno solo è il GIUSTO GIUDICE, IL GIUDICE PERFETTO, limitiamoci a pregare e a lasciare a Dio di provvedere secondo giustizia.
Amen!
Paola e Sam

2 commenti:

  1. ciao paola condivido il tuo post ma schettino deve pagare ,ma invece finirà in nulla come accade sempre in italia
    fabio

    RispondiElimina
  2. Carissimo Fabio, la giustizia umana puo' rivelarsi come spesso accade fallace, perchè l'essenza dell'uomo, caduto nella colpa lo è..
    Avremmo potuto godere la divinità incarnata, ma con la nostra disubbiedienza alla Volontà di Dio, abbiamo perso il privilegio dell'infallibilità Divina..
    Ti rammento con amore fraterno la parabola dell'Adultera..
    Secondo la legge del tempo, lei DOVEVA ESSERE LAPIDATA.. Ma Gesu', che non è venuto sulla terra per abolire la legge, ma per darle compimento, stravolge le superbe convinzioni della "chiesa" del tempo, la stessa che di lì a poco avrebbe commesso il deicidio..Lo stesso reato che commettiamo noi, quando senza sapere non solo giudichiamo ma condanniamo senza riserve!!
    Fratellino non eri sulla nave, non eri accanto a Schettini..Non sai..Dio guarda al cuore..
    Possiamo solo pregare che se colpevole,si penta e chieda perdono confidando nella misericordia del Signore e che Dio abbia misericordia di lui.. Buona preghiera e tante benedizioni nel Divin Volere..Sam

    RispondiElimina